Un raggio di sole sul Campobasso, il tecnico Cappellacci non nasconde la sua soddisfazione “per aver trovato carattere, prestazione e risultato”
ALESSANDRA POTENA
Un raggio di sole splende sul ‘Nuovo Romagnoli’ in una domenica di ottobre uggiosa e ombrosa.
Vince dopo tre giornate il Campobasso, con una rete nella prima frazione di gioco del centrocampista Valentini, che con un perfetto inserimento raccoglie l’assist dalla sinistra di Raho e permette così il rilancio in classifica grazie anche alla pesante sconfitta interna del Fano ad opera della Sambenedettese.
A fine gara parzialmente soddisfatto Cappellacci. L’allenatore dei lupi ha rimarcato come la squadra abbia reagito al trend negativo delle ultime gare: “Il carattere c’è stato, quello che volevamo, al di là del risultato, era la prestazione. Nonostante la forza degli avversari e il campo reso pesante dalle abbondanti piogge degli ultimi due giorni, abbiamo meritato la vittoria anche se possiamo ancora migliorare”.
Leggermente rassicurato, l’ex allenatore di Teramo e Cosenza rimarca, ancora una volta, che la condizione fisico-atletica ancora stenta ad arrivare al massimo livello, ribattendo “in partite come queste si soffre soprattutto perché sul nostro cammino troveremo tante squadre, come la Fermana, ben organizzate e contro la Fermana abbiamo notato, più delle altre volte, che nel secondo tempo abbiamo subito soprattutto l’ansia da prestazione per la paura di subire gol, perché sentivamo la pressione delle prestazioni precedenti e perché avevamo perso molte energie nella prima frazione di gioco”.
Sulla scelta del modulo l’allenatore giuliese ribatte che il 4-3-3 è stata la scelta giusta con Bontà che agiva davanti ai centrocampisti trasformando lo schema in un 4-2-3-1 in fase di non possesso.
Cappellacci si è soffermato molto sul discorso di ‘umiltà’ da inculcare al proprio team perché in questa categoria “basta poco per vincere, basta poco per perdere”.
Sui singoli le considerazioni maggiori sono state espresse in favore di Bontà e Grillo, i quali per la prima volta hanno indossato la casacca da titolare: “ottimi elementi che danno garanzie a una squadra già formata, ma ancora in fase di trovare la propria identità tecnico-tattica”.
Tornando sugli episodi della gara, mister Cappellacci nell’ammettere la posizione irregolare di Censori sul gol annullato a Bontà, si è soffermato sulla decisione “affrettata e fiscale del direttore di gara” in occasione dell’espulsione di Boldrini.
“È un campionato livellato – ha concluso Cappellacci – e la dimostrazione più lampante è la sconfitta casalinga con quattro gol subiti della capolista mano per mano della Sambenedettese, team quest’ultimo che appena sette giorni prima aveva raccolto cinque volte la palla in fondo al sacco. È necessario conquistare quanti più punti possibili, senza pensare alle altre concorrenti per il vertice, al fine di tracciare un bilancio alla fine del girone d’andata”.