Pomeriggio da dimenticare per il Campobasso: sconfitta, contestazione e il gesto inconsulto di Gattari. Cappellacci rilancia le ambizioni e difende il difensore espulso dopo mezz’ora
ALESSANDRA POTENA
Un pomeriggio da dimenticare in fretta per il Campobasso e la fortuna di tornare in campo già tra tre giorni. È immediata l’occasione del riscatto per il Lupo, uscito malconcio dalla gara casalinga contro la Sambenedettese. Sconfitta casalinga, la prima stagionale in una partita molto attesa, e contestazione finale: la prima della nuova gestione del club rossoblù. In due anni è la prima volta che i tifosi si fermano davanti alla tribuna per chiedere spiegazioni al team.
È da apprezzare, comunque, che l’allenatore Roberto Cappellacci ci ha messo la faccia, presentandosi davanti ai cancelli della tribuna, guardato a vista dal segretario Davide Teti, l’unico dirigente che si è presentato al cospetto dei tifosi insieme con il proprio allenatore.
L’ex trainer del Cosenza, soltanto dopo il chiarimento con i tifosi, è riuscito ad arrivare nella sala stampa del club rossoblù. Sul suo volto evidente l’amarezza e la delusione per una gara che ha visto la sconfitta, l’espulsione di Gattari, l’infortunio di Dimas, una squadra che ancora non riesce a esprimere il suo valore e la contestazione finale. E per concludere la giornata, anche un Fano che vola.
“A mio avviso non abbiamo fatto male – prova a gettare acqua sul fuoco Cappellacci –, cercando di giocare la partita e, quindi, di vincerla. Abbiamo commesso qualche disattenzione ma anche gli avversari si sono dimostrati bravi e hanno creato molte occasioni da rete”.
Cappellacci, comunque, non ha intenzione di mollare e ha ribadito la volontà di voler disputare il campionato da protagonisti e giocarlo per vincere.
L’allenatore ha parlato anche della formazione e delle scelte dettate dalla necessità: “Dimas ha caratteristiche particolari. È un attaccante atipico, ha sempre giocato da prima o seconda punta, ma col Campobasso sta scendendo in campo da esterno offensivo, al fine di aumentare il potenziale d’attacco di questa squadra. Boldrini, invece, sta facendo la mezz’ala, nonostante abbia sempre giocato da attaccante esterno. È indubbio che siamo una squadra che ha diversi calciatori che possono far gol. È vero che in avanti abbiamo il solo Bucchi, ma dietro di lui ci sono Dimas, Alessandro, Todino e a centrocampo Boldrini”.
In sala stampa si è parlato molto dell’espulsione di Gattari, che già in un’amichevole estiva contro il Manfredonia si rese protagonista di un simile gesto anti-sportivo, dopo il quale anche in quell’occasione fu espulso: “Non è stata una cosa giusta – ha rimarcato l’allenatore Cappellacci –. Gattari non ha pensato alla difficoltà che abbiamo in questo momento, visto anche l’infortunio di Ferrani. Ha sbagliato e sicuramente saranno presi provvedimenti dalla società”.
Cappellacci, comunque, anche sull’ex Vigor Lamezia ha provato a minimizzare: “Gattari, comunque, non si discute, resta un grande giocatore, nonché il nostro capitano”.
L’allenatore Roberto Cappellacci e la squadra, archiviata la sconfitta con la Samb, sono già proiettati alla trasferta di domenica 20 settembre 2015 a Jesi: obiettivo tre punti per riscattare le ultime due opache prestazioni. Il trainer avrà due giorni per pensare al pacchetto arretrato, dove l’unico senior a disposizione è Fusaro, il quale quasi certamente sarà chiamato a guidare i quattro under: il portiere Capuano, l’altro centrale e i due terzini.