Pallacanestro serie A2, la Magnolia Campobasso vince anche a Forlì
TIGERS ROSA LIBERTAS FORLÌ – LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 53 – 74 (12-19, 20-45; 36-57)
FORLÌ: Gramaccioni 22 (3/8, 4/8), Melandri (0/6, 0/1), Zampiga (0/1, 0/1), Missanelli 12 (6/16, 0/1), Pieraccini 11 (4/16, 0/1); Zavalloni 3 (0/1, 1/5), Olajide 5 (2/2, 0/1), Fabbricini (0/2), Ragazzini (0/1, 0/1), Duca (0/1), Garaffoni, Vespignani. All.: Castelli.
CAMPOBASSO: Alesiani 7 (2/3, 1/1), De Pasquale 17 (2/3, 4/5), Di Gregorio 11 (1/2, 3/5), Reani 6 (3/4), Dzinic 16 (5/7); Di Costanzo 6 (2/2), Ciavarella 11 (3/6, 1/2), Dentamaro (0/2, 0/1), Corsetti, Landolfi (0/1 da 3). All.: Sabatelli.
ARBITRI: Di Gennaro e Cassiano (Roma).
NOTE: fallo tecnico a Melandri (Forlì). Fallo antisportivo ad Alesiani (Campobasso) e Pieraccini (Forlì). Tiri liberi: Forlì 8/14; Campobasso 11/16. Rimbalzi: Forlì 19 (Pieraccini 5); Campobasso 39 (Dzinic e Reani 8). Assist: Forlì 9 (Gramaccioni 4); Campobasso 6 (Alesiani 3). Progressione punteggio: 5-7 (5’), 20-29 (15’), 32-49 (25’), 41-66 (35’). Massimo vantaggio: Forlì mai; Campobasso 27 (22-49).
Paganini – si tramanda nell’universo della musica classica – non era solito concedere i bis. Differentemente dal celebrato violinista genovese, la Magnolia è tornata ad eseguire il medesimo spartito accentuando i virtuosismi e portando a casa un successo sostanzioso: il secondo consecutivo, anche questo peraltro lontano dalle mura amiche del PalaVazzieri, sfatando, contemporaneamente, anche l’ultimo tabù di quest’avvio di stagione, ossia le gare in casa dei team emiliano-romagnoli che avevano sempre riservato amarezze finali.
PARTITURA D’ORCHESTRA Le rossoblù di coach Mimmo Sabatelli ci riescono imponendosi di ventuno in casa del Forlì al termine di una gara in cui sono sempre davanti (le forlivesi arrivano solo una volta al pareggio, in avvio sul 2-2 dopo settanta secondi di gioco effettivo), ritrovandosi a prendere un margine massimo di 27 lunghezze (il 49-22 realizzato in avvio di terzo quarto da Di Costanzo) e doppiando le proprie avversarie sin dal primo quarto. Con ben quattro elementi in doppia cifra – De Pasquale a 17, Dzinic a 16, De Gregorio e Ciavarella ad 11 – ed un sostanzioso contributo di 17 punti arrivato dalla panchina le magnolie per la terza volta in stagione vanno oltre i 70 punti (le precedenti erano state contro Cagliari ed Alghero) fornendo concretamente l’impressione di essere pienamente orientate sul percorso di crescita da compiere.
AMICHE CIFRE In particolare, nei primi due quarti, l’attacco viaggia spedito con soluzioni sempre all’insegna di tiri aperti ripagati da percentuali notevoli con un break – quello che chiude la contesa – figlio di una difesa asfissiante che per cinque minuti e 31 secondi effettivi del secondo periodo non concede nemmeno un punto alle forlivesi arrivate a subirne, invece, ben 16 (si passa dal 20-29 al 20-45 dell’intervallo lungo).
Poi – complice anche una gara indirizzata – la squadra campobassana va più al piccolo trotto nel secondo tempo, tenendo però ben salda nelle proprie mani la barra della contesa.
L’ENTUSIASMO DEL COACH A referto chiuso, così, le sensazioni espresse da Mimmo Sabatelli sono lo specchio di un entusiasmo genuino che ha contagiato lo stesso staff tecnico: “Abbiamo fatto – spiega – un altro passo avanti in quella che è la nostra idea di gioco di squadra. Nel primo tempo il lavoro d’insieme in attacco ci ha premiato ed anche la difesa ha confermato le sue qualità. Ci siamo un po’ fermati dopo l’intervallo e su quello lavoreremo con forza nei prossimi giorni”.
ALLA RICERCA DELLA PROVA Del resto, per le magnolie, si apre ora un periodo intenso che vedrà le rossoblù esibirsi davanti ai propri tifosi per ben tre volte nell’arco di otto giorni tra il 2 ed il 9 dicembre (tra i match di decima ed undicesima giornata il 7 ci sarà spazio per il recupero del settimo turno contro il San Raffaele Roma). Primo confronto della serie sarà quello contro il Civitanova Marche, contesa per nulla semplice in cui le rossoblù faranno di tutto per potersi regalare un sostanzioso tris. E dare così credito ad una schema tanto caro ad Agatha Christie, quello per cui ‘un indizio è un indizio, due sono una coincidenza, ma tre fanno una prova’. Dalla loro, però, le campobassane più che un libro giallo vogliono scrivere – se possibile – una favola ‘rosa’. O, meglio ancora, rossoblù.