Il Campobasso si proietta al girone di ritorno. L’allenatore Favo: “Cambiata la mentalità, disposti a soffrire. Necessario qualche innesto”
ALESSANDRA POTENA
Il Campobasso riprenderà ad allenarsi domani, sabato 2 gennaio 2016, dopo la giornata e mezzo di riposo concessa dal trainer Massimiliano Favo, al termine del test amichevole vinto per 5-2 contro il Vastogirardi, team di Eccellenza.
Mister Favo, come sta la squadra? “È normale che, dopo il periodo di riposo, abbiamo svolto qualche allenamento in più in vista della partita contro la Recanatese. Abbiamo finito il periodo di doppio allenamento con questa partita, dove ho schierato essenzialmente giocatori che avevano e hanno meno minutaggio in questo momento. Spero, per quanto riguarda i neo-arrivati, che prendano confidenza con il resto del gruppo, augurandoci di presentarci nel migliore dei modi al nuovo anno”.
Dei nuovi, Tascini forse è ancora indietro con la condizione? “Tascini non doveva neppure giocare il test amichevole, perché ha rimediato una botta al quadricipite, ma il ragazzo è volenteroso e voleva giocare. Gli abbiamo dato la possibilità di disputare un tempo. Tascini, per quel che mi concerne, non è in prova, perché è un giocatore che ci serve e che mi piacerebbe avere. Adesso la società farà le valutazioni che chiaramente non sono tecniche”.
Crescono i vari Gabrielloni e Scimò. Che risposte ha avuto dai nuovi? “Questi sono giocatori che abbiamo voluto: Gabrielloni lo conosco bene, Scimò un po’ meno, ma ha qualità ed è un under. Sono giocatori che ci daranno una grossa mano e dai quali dobbiamo aspettarci il giusto, nel senso che sono atleti che devono integrarsi in un gruppo che non ha più la mentalità di inizio campionato, ma è disposto a soffrire, a essere cattivo e, soprattutto, ha voglia di fare”.
Alla ripresa, il giorno dell’Epifania, sarà una Recanatese abbastanza rinnovata, che ha preso quattro giocatori. “La Recanatese si è rinforzata, così come la Fermana. In linea generale, comunque, quasi tutte si sono attrezzate per il girone di ritorno. Noi abbiamo mantenuto più o meno lo stesso organico, prendendo qualcosa che ci possa essere utile per arrivare con volontà e abnegazione al nostro obiettivo, che è quello di arrivare il più in alto possibile”.
Resta aperto uno spiraglio per l’arrivo di un regista se si dovesse presentare l’occasione? “La società sa che cosa voglio, poi sono discorsi che faranno i dirigenti. Numericamente parlando, ci serve un centrocampista che possa permettere il ricambio in mezzo al campo. In quel settore siamo abbastanza risicati, mi occorrono i giusti ricambi”.