Cappellacci critico con il ‘suo’ Lupo: “Approccio sbagliato”. Si volta pagina, arriva subito l’occasione del riscatto: cresce l’attesa per Campobasso-Sambenedettese
ALESSANDRA POTENA
A Scoppito, a fine gara, insoddisfatto l’allenatore del Lupo, Roberto Cappellacci, che in sala stampa si sofferma subito su un primo tempo incolore, durante il quale è stata l’Amiternina a fare la partita.
I locali hanno mostrato maggiore aggressività e una forma fisica migliore.
Il Campobasso è uscito fuori alla distanza, nella ripresa, giocando un secondo tempo molto più arrembante, anche se poco incisivo, sottoporta, da parte della formazione rossoblù.
Amarezza nelle parole del tecnico dei lupi: “Non è stata una bella partita, soprattutto se si tiene conto dell’approccio che abbiamo avuto sotto il punto di vista fisico e mentale. Dovevamo fare una partita al massimo e non siamo stati pronti”.
Cappellacci non ha nascosto le difficoltà di iniziare la stagione con sette partite in un mese, sottolineando come già dal match di mercoledì 16 settembre 2015 (ore 15) contro la Sambenedettese “si aspetta una mentalità propositiva al cospetto di un avversario blasonato”.
Tornando alla partita di Scoppito, il trainer ha sottolineato anche i meriti dell’avversario e come “il 3-5-2 dell’Amiternina abbia messo in difficoltà il Campobasso, soprattutto perché gli esterni di centrocampo con repentini raddoppi creavano superiorità numerica lasciando spazio a numerosi traversoni”.
“Considerando l’andamento dell’incontro – ha concluso Cappellacci –, è giusto il pareggio, poiché l’Amiternina ha approcciato bene la prima frazione di gioco. Nella ripresa, però, sono venute fuori le qualità tecnico-tattiche del Campobasso”.
In sostanza, nel secondo tempo è mancato solo il raddoppio e a nulla è valso l’arrembaggio finale con l’Amiternina tutta chiusa nella propria metà campo.
Attenzioni, ora, focalizzate al big-match di dopodomani, mercoledì 16 alle ore 15, quando al ‘Selva Piana’ arriverà la Sambenedettese.