Pallacanestro serie A1, per La Molisana Magnolia Campobasso dicembre inizia all’Arena con il San Martino di Lupari
Parte dalle mura amiche dell’Arena l’ultimo mese dell’anno solare 2020 per La Molisana Magnolia Campobasso. In quello che è un particolare incrocio di ex – Samantha Ostarello sul versante rossoblù, Giulia Ciavarella tra le venete – i #fioridacciaio andranno a confrontarsi con il San Martino di Lupari, match apripista di un mese che potrebbe consegnare alle magnolie delle indicazioni non da poco in vista del 2021.
MOOD INVARIATO Guai, però, a farne riferimento al coach delle campobassane Mimmo Sabatelli. «Senz’altro – ammette – è un mese importante, ma, come fatto sinora, guarderemo ad una gara alla volta. E già questa sfida ha un coefficiente di difficoltà molto alto. Troveremo di fronte una squadra che, nel corso delle stagioni, ha dimostrato appieno il proprio valore. È una squadra che ben conosce la categoria. Sarà, senz’altro, un match molto complicato e proveremo, in tutte le maniere, a portarla dalla nostra parte».
ENTUSIASMO CRESCENTE Dalla loro le rossoblù iniziano a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel delle svariate problematiche che hanno fatto da cornice all’avvio d’esperienza in Techfind Serie A1 delle campobassane.
«C’è entusiasmo in seno al roster – conferma lo stesso trainer Sabatelli – anche perché si stanno man mano recuperando alla causa le giocatrici infortunate. Siamo riusciti finalmente a tesserare Blanca (Quiñonez, ndr) e siamo contenti di poterla avere a disposizione forti della passione che anche lei mette, quotidianamente, a disposizione della causa. Ostarello e Wojta hanno ripreso a muoversi e speriamo di poterle avere pienamente a disposizione a stretto giro».
VALORI ASSOLUTI Caratteristiche rilevanti sono anche quelle alla base del roster del San Martino di Lupari. «È una squadra che ha terminali offensivi importanti come Anderson (esterna statunitense ex Schio e Venezia, ndr), Filippi e Ciavarella. Sotto canestro – prosegue il tecnico delle molisane – la lituana Sulciute ha numeri molto interessanti e anche in cabina di regia elementi come Fietta, Tonello e Pasa hanno tutte le caratteristiche per far male. Nella scorsa stagione, non a caso, erano la quarta forza del torneo. Dettagli che, non a caso, ne fanno una squadra di livello».
VIRTÙ NECESSARIE In una situazione comunque in divenire, per le campobassane – così come a Sesto San Giovanni – sarà necessario lavorare sugli equilibri e le conseguenti alchimie.
«Dovremo chiedere un ulteriore sforzo alle nostre piccole – conferma Sabatelli – per cercare di non patire troppo tra le interne, provando a creare complicazioni alle loro lunghe, che potrebbero provare a concretizzare dei vantaggi sotto canestro. Ci troveremo di fronte una compagine di spessore, ma da parte mia non posso che fare i complimenti alle ragazze perché questa settimana hanno messo sul parquet determinazione e tanta applicazione. Siamo consapevoli che non sarà semplice, ma abbiamo forte la certezza che possiamo dar vita ad una prova di impatto».
ANDANTE CON BRIO Di fatto, così, a fronte dell’attuale situazione in casa rossoblù uno dei temi tattici principali è quello del ritmo in connessione con il senz’altro particolare bivio tra ritmo e gestione.
«Abbiamo un’idea di gioco iniziale – evidenzia Sabatelli – ma sarà la partita a dirci se ci stiamo muovendo sui binari giusti e se continuare sulla scia di quanto abbiamo preparato. Poi, se sarà necessario, siamo pronti a stravolgere il nostro piano partita per provare a fare in modo che si possa conquistare un referto rosa, che sarebbe sinonimo di una vittoria importante».
PUNTI D’ONORE Centrare un’affermazione con le venete, in effetti, darebbe «animo alla squadra e rappresenterebbe il giusto premio al grande lavoro che stanno facendo le ragazze in queste settimane. Potrebbe rappresentare l’exploit del cuore – chiosa Sabatelli – il successo della squadra, del club che è stato sempre vicino a questo gruppo, dello staff medico impegnato nella soluzione delle differenti noie fisiche con cui ci siamo ritrovati a convivere in questa fase e di tutti quelli che, a vario titolo, operano con e per questo team. In tutti c’è la consapevolezza che, passo dopo passo, stiamo tornando a rivedere la luce e questo è senz’altro l’aspetto preminente rispetto a qualsiasi altro tipo di considerazione».