“Morto un Papa se ne fa un altro”, il Campobasso volta pagina dopo gli addii di Turi e Pavarese. Ai titoli di coda anche Foglia Manzillo, torna Minadeo. Azzerate tutte le impopolari decisioni dell’ex diggì
Ad agosto, alla prima uscita ufficiale del presidente Marco De Lucia, erano state rose e viole. Baci, abbracci, complimenti. A distanza di appena tre mesi, ecco la prima rivoluzione in seno al Campobasso, con tanto di lanci d’accuse, come quelli esternati (senza mai citare i destinatari) dal direttore sportivo Luigi Pavarese nel post-partita di San Marino.
In città era atteso proprio il numero uno del club, che sarà nel capoluogo molisano giovedì 9 novembre, per la presentazione del nuovo direttore generale e del neo-direttore sportivo, che saranno affiancati da Tonino Minadeo, messo in ‘panchina’ da Alberico Turi, senza una vera e propria spiegazione.
“Morto un Papa se ne fa un altro – afferma il dirigente Danilo Leone, il quale ha fatto le veci della società nell’incontro con la stampa, al quale hanno preso parte una cinquantina di tifosi – Auguriamo a Turi e Pavarese un futuro radioso nel mondo del calcio. La proprietà ha saldato i debiti e costruito una squadra di vertice, che sarà rinforzata a dicembre, durante il mercato invernale”.
I posti lasciati vacanti da Turi e Pavarese, rispetto ai quali non è mai scattato l’amore della piazza, anche per via di troppe decisioni impopolari, saranno occupati da due nuovi dirigenti, che sostituiranno i due ormai ex tesserati rossoblù.
Destino segnato anche per Foglia Manzillo, professionista, ma troppo legato al duo Turi-Pavarese. “La società avrà un direttore sportivo e un team manager – ha affermato Leone – che, con molta probabilità, hanno un loro allenatore di fiducia”.
“Fermo restando – ha precisato Leone – che l’allenatore ha lavorato bene, conquistando ventidue punti in undici incontri”.
Il Campobasso darà il via anche a un’operazione per riavvicinare le persone allo stadio e alla squadra di calcio della città, dopo i troppi atteggiamenti burberi di questo inizio di stagione. Addirittura, sono stati messi in discussione accordi nazionali, per una non meglio specificata “professionalità attorno alla squadra”. Decisioni messe a tacere direttamente dal Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, come nel caso degli ingressi dei giornalisti sportivi, iscritti all’Ussi. Un atteggiamento che, di fatto, non ha pagato, dando ragione ai tanti, che non hanno mai sopportato l’arroganza attorno al ‘Nuovo Romagnoli’.
Sarà riaperta la tribuna centrale, desolatamente chiusa nelle partite casalinghe fin qui disputata, perché settore riservato ai soci sostenitori e ai calciatori. Ingresso gratuito per i ragazzi fino a sedici anni, mentre le donne pagheranno un ticket ridotto. Non ci sarà più l’euro in aggiunta al costo dei biglietti, quale tassa per la prevendita.
Nelle prossime ore ci sarà un incontro tra la società e il Comune di Campobasso, mentre sembra risolto il problema col bar dello stadio, altra grana sollevata da Turi.
De Lucia, dunque, sembra aver estirpato le negatività attorno al Campobasso con un atto di coraggio, voltando immediatamente pagina, provando a restituire serenità, ma, soprattutto, simpatia attorno ai lupi.
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