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3° memorial ‘Michele Scorrano’: alzato il sipario. Di Cristinzi a Parpiglia: “Subito i lavori allo stadio e l’intitolazione”. Di Risio polemico: “Campobasso è una città antidemocratica. Raccolte migliaia di firme, ma voci rimaste inascoltate”. Leggi la poesia di Pietro Cristofaro

La presentazione del memorial 'Michele Scorrano'
La presentazione del memorial ‘Michele Scorrano’

GIUSEPPE FORMATO

La 3^ edizione del memorial ‘Michele Scorrano’, che dopo Agnone e Ururi, si disputerà a Mirabello Sannitico, è stata presentata presso la sede del Comitato Regionale della Figc/Lnd Molise, alla presenza del presidente della federcalcio molisana, Piero Di Cristinzi, della sua stretta collaboratrice, Santina Pompermaier, del consigliere regionale (con delega allo sport) Carmelo Parpiglia, del sindaco di Mirabello, Luciano Di Biase, e dell’allenatore Raffaele Di Risio, ex calciatore del Campobasso, nonché amico fraterno del compianto Scorrano.

La giornata dedicata allo storico capitano del Campobasso inizierà alle 9,30 di domenica prossima, 15 giugno, con un torneo di calcio giovanile, riservato alla categoria ‘Giovanissimi’, e che vedrà in campo i padroni di casa del Mirabello, che parteciperà con due squadre, la Primavera, che è anche la scuola calcio nella quale allenava Scorrano, l’Olympia Agnonese, l’Acli Campobasso e il Fortuna Campobasso.

Nel pomeriggio, alle 15,30, il Campobasso, che si appresta al ritorno in serie D, sfiderà una rappresentativa dei migliori giocatori molisani, che disputano campionati di Lega Pro, D ed Eccellenza, che sarà allenata dal tecnico Vincenzo Cosco, reduce dal salto dalla D alla C alla guida del Matera e della cui composizione se ne sta occupando il direttore sportivo dell’Agnonese, Maurizio Sabelli.

A seguire, alle 17, è in programma la finale della competizione riservata alla categoria ‘Giovanissimi’, mentre alle 18 è in programma un momento istituzionale. Un’ora più tardi, alle 19, la gara clou: quella che vedrà sfidarsi il Campobasso della serie B 1983/1984 contro le Vecchie Glorie degli ex calciatori che hanno portato in alto il nome del Molise nelle categoria professionistiche.

In particolare, per quel che concerne il team rossoblù della B, saranno presenti i seguenti ex calciatori: Di Vicoli, Berardo (nonché storico presidente negli anni d’oro 1996-2002), Ciarlantini, Parpiglia, Progna, Donatelli, Della Pietra, Evangelisti, Maragliulo, Di Risio, Ugolotti, Biagetti, Di Lena, D’Ottavio, Caruso, Pivotto e Lupo. Si tenterà, fino alla fine, di far arrivare in Molise anche Franco Baldini, ex collaboratore di Fabio Capello alla Roma e nella nazionale inglese e attuale direttore tecnico del Tottenham. L’ex centrocampista del Campobasso (57 gare e 2 gol in B dal 1985 al 1987), che attualmente vive a Londra, è stato contattato dall’organizzazione e si attende una sua risposta a giorni.

“Ricordo – ha affermato il presidente Piero Di Cristinziche questa manifestazione la vogliono con insistenza Rocco e Maurizio Sabelli, oltre a Raffaele Di Risio, e per noi è un onore collaborare alla riuscita della stessa. Dopo Agnone e Ururi, abbiamo scelto Mirabello Sannitico, perché Scorrano chiuse, da capitano, la sua carriera proprio nel centro alle porte di Campobasso. Il fatto che ogni anno il memorial si disputi in un luogo diverso trova la sua motivazione che Michele Scorrano è stato un simbolo per l’intera regione. Ovviamente, il nostro auspicio è che un giorno questa giornata, in memoria dell’ex capitano del Campobasso, possa disputarsi nel capoluogo di regione. Vogliamo che lo stadio di Selva Piana torni a essere il tempio del calcio molisano e speriamo che, prima o poi, possa essere intitolato a Michele Scorrano. Abbiamo apprezzato tutti il gesto dei tifosi, che hanno intitolato all’ex capitano la Curva Nord, ma a mio avviso è riduttivo rispetto all’opera sociale che ha svolto Scorrano attraverso il calcio. Tutto lo stadio deve chiamarsi Michele Scorrano”.

Di Cristinzi ha aperto l’annoso argomento, ma è stato Raffaele Di Risio a farne motivo di polemica, anche con dichiarazioni forti verso la classe politica campobassana e molisana: “In città non funziona la democrazia, perché abbiamo raccolto migliaia di firme per fare intitolare lo stadio a Michele Scorrano, ma la voce dei cittadini è rimasta inascoltata. Forse quelle firme sono state cestinate. Occorre andare oltre il calcio, perché Scorrano ha salvato tanti ragazzi dai disagi sociali dei giorni nostri e questo, credo, possa essere più che sufficiente per farlo restare nella memoria cittadina e regionale. Io ne parlo, perché ne sono il più degno testimone. Io mi sono salvato grazie al calcio e, come me, tanti ragazzi col calcio trovano la deviazione, immettendosi su una strada sana, da tante orribili distrazioni. Chiudo con una provocazione: se Scorrano fosse stato il figlio dell’attuale presidente della Regione Molise, non credete che lo stadio ora sarebbe agibile e intitolato a lui? Il problema – ha concluso Di Risio – è che la classe politica molisana non è sportiva. Avete visto negli ultimi tempi un consigliere regionale o comunale allo stadio o in qualche impianto sportivo, se non per motivi istituzionali?”.

Di Cristinzi ha poi lanciato un appello-domanda a Carmelo Parpiglia: “Ora che Regione Molise e Comune di Campobasso hanno un unico colore, seguendo lo stesso percorso, non si può provvedere, sin da subito, a ristrutturare lo stadio e a procedere alla sua intitolazione a Michele Scorrano? Mercoledì scorso sono stato a Castel di Sangro a vedere la partita dell’Italia Under 21. Il presidente della federcalcio dell’Abruzzo mi ha detto che quell’evento era per metà abruzzese e per metà molisano, sia per la vicinanza del centro della provincia aquilana al Molise, ma anche perché siamo riusciti a portare in quell’occasione oltre 600 ragazzi delle scuole calcio molisane, che si sono aggiunti ai tantissimi corregionali presenti all’evento. Ti chiedo ufficialmente: le istituzioni non possono provvedere a risistemare lo stadio, dando l’agibilità per almeno sei-settemila spettatori, in modo che già nel prossimo autunno potremmo portare l’Under 21 anche a Campobasso, considerando che ci sono alcune belle gare di qualificazione ai prossimi Europei?”.

Carmelo Parpiglia, nel prendere la parola, ha ribadito: “Mi trovo qui presente in veste di ex calciatore del Campobasso e amico di Michele Scorrano, ma non posso sottrarmi a queste richieste. Per l’intitolazione dello stadio a Scorrano, penso che non ci saranno più problemi, sia perché con il neosindaco Antonio Battista siamo in sintonia, sia perché i colleghi consiglieri comunali dell’Italia dei Valori, non appena il consiglio si insedierà, metteranno in discussione una mozione in tal senso. Posso, comunque, dire che il mio impegno è quello che si arrivi presto all’intitolazione. Per quel che concerne i lavori, invece, le risorse ci sono e su questo non c’è dubbio. Manca una richiesta ufficiale, attraverso una progettazione. Spero che anche questa sarà presentata da chi di dovere nel più breve tempo possibile”.

Non potevano mancare, a chiusura, le parole di Mirella Scorrano, la figlia di Michele: “Mio padre non aveva un bellissimo rapporto con la stampa, perché spesso i giornalisti hanno picchiato duro nei loro commenti nei suoi confronti. Io, però, non posso che ringraziarli perché, in questi anni, gli hanno dato tanto spazio. Posso solo dire che i più grandi successi che ha ottenuto mio padre sono stati: quello che, per onorare la sua memoria, arrivano ogni anno a Campobasso amici da tutta l’Italia; e, poi, il ricordo che hanno di lui i suoi ex allievi. Per mio padre erano tutti figli, lui spesso andava davanti alle rispettive scuole, per verificare che entrassero e non facessero filone. Oggi, in molti gli riconoscono questa grande dote verso i ragazzi e mi è capitato che, spesso, i suoi ex allievi mi fermano per strada e mi fanno vedere che sul cellulare hanno la sua foto, anziché avere quella della propria ragazza o dei propri genitori. Sull’intitolazione dello stadio, aggiungo solo che noi, come famiglia, non preghiamo nessuno. La volontà popolare è, da cinque anni, quella di vedere lo stadio di Selva Piana chiamarsi ‘Michele Scorrano’. La volontà, però, deve restare tale e non dobbiamo essere noi a costringere nessuno”.

Di seguito la poesia che il poeta Pietro Cristofaro ha dedicato a Michele Scorrano

Dedicato ad un  signore

Troppo presto te ne sei andato

Un grande vuoto hai lasciato

Ma i valori ci hai donato

Nello sport e nella vita

Persona di lealtà infinita

Il capitano per Eccellenza

Un esempio di eleganza

Per il calcio hai dato il sangue

Il tuo nome mai sul fango

Il memorial  a te intitolato

Per sempre sarai ricordato

Il campo lo mangiavi per pane

Agli altri tendevi la mano

Se c’è il buio tu sei la luce

Se c’è tristezza dentro me

Apro gli occhi e vedo te

La tua stima è il nostro dono

Uomo corretto, umano e sano

Sei tutti noi, sei il grande

Michele Scorrano

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