Pallacanestro serie A1, La Molisana Magnolia Campobasso espugna il parquet del Broni
PALLACANESTRO FEMMINILE 93 BRONI – LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 55-68 (9-22, 22-34; 36-50)
BRONI: Soli (0/1), Orazzo 14 (4/5, 1/7), Parmesani 6 (2/5, 0/1), Madera 8 (3/9, 0/2), Davis Reimer 13 (6/13); Togliani 5 (2/6, 0/3), Ianezic 8 (1/4, 2/6), Roma 1 (0/2). Ne: Rulli, Castello, Lavezzi e Capra. All.: Fontana.
CAMPOBASSO: Bonasia 3 (1/5, 0/2), Gorini 16 (2/5, 4/5), Wojta 16 (3/10, 3/3), Ostarello 13 (2/7, 3/6), Tikvić 16 (7/10); Bove 2 (1/3, 0/2), Marangoni (0/1, 0/1), Quiñonez 2 (1/1), Amatori. Ne: Egwoh e Falbo. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Maschio (Firenze), Bartolini (Pesaro Urbino) e Castellaneta (Bolzano).
NOTE: fallo tecnico a Marangoni (Campobasso), Togliani (Broni) e Fontana (allenatore Broni). Tiri liberi: Broni 10/15; Campobasso 4/7. Rimbalzi: Broni 32 (Davis Reimer 8); Campobasso 45 (Ostarello 13). Assist: Broni 8 (Orazzo, Togliani e Madera 2); Campobasso 15 (Wojta 7). Progressione punteggio: 4-16 (5’), 12-26 (15’), 29-44 (25’), 42-55 (35’). Massimo vantaggio: Broni 2 (2-0); Campobasso 18 (12-30).
Nel segno dell’affetto con un abbraccio ideale dalla Lombardia al Sudamerica per raggiungere l’Argentina e circondare della vicinanza del team rossoblù – palesato anche da uno striscione elaborato dai tifosi e mostrato sia al momento dell’inno che a fine partita – il proprio capitano Carolina Sanchez, rientrata in patria perché toccata, nei giorni scorsi, dalla perdita del fratello minore Juan Pablo.
La Molisana Magnolia Campobasso centra l’ottavo successo stagionale (il quarto lontano dall’Arena) e lo fa imponendosi di tredici in casa del Broni, rendendo più salda la sua nona posizione in un match dall’avvio arrembante con una difesa serrata, ottime percentuali dall’arco dei tre punti (il 52% con 10/19) e quattro elementi in doppia cifra: Gorini e Wojta tra le esterne (ambedue a sedici punti con la statunitense vero e proprio ago della bilancia per i #fioridacciaio) e le due lunghe Ostarello e Tikvić, entrambe autrici di una ‘doppia doppia’ (l’azzurra con tredici punti ed altrettanti rimbalzi, la croata, invece, attestatasi a sedici punti ed undici rimbalzi).
PARTENZA MEMORABILE Seppur a fronte del primo canestro di serata siglato dalla statunitense Reimer per le lombarde, sono le magnolie a menare le danze nel periodo d’apertura. Ostarello e le tre ex di giornata Wojta, Bonasia e Tikvić, a testimonianza di un attacco dalle tante punte, scrivono un break di 7-0 che rigira l’inerzia della partita. Poi, le triple di Ostarello e Gorini (due in successione) scavano un ulteriore solco, reso ancora più ampio dal lavoro difensivo da applausi per le rossoblù. Wojta ed ancora Ostarello dall’arco ampliano il divario con Broni che, già nel primo quarto, prova ad adattare la difesa a zona pagando dazio negli uno contro uno alla maggiore fisicità delle campobassane, capaci però di lasciare le proprie avversarie a soli nove punti realizzati nel periodo.
INERZIA CONTINUA Le iniziative di Ianezic provano a dare coraggio a Broni, ma in questa fase è Tikvić a cantare e portare la croce in area con Bove e poi Quiñonez che regalano alle rossoblù il massimo vantaggio del match sul +18 del 12-30. Il coach di Broni Fontana, a questo punto, tenta la carta della 2-3, ma è il pendolo di Wojta a dare certezze alle campobassane che possono contare su quattro possessi di margine (22-34) all’intervallo lungo.
NUOVO STRAPPO Il rientro dagli spogliatoi, per le rossoblù, è all’insegna di una doppia velocità nel suo intreccio: col ‘pilota automatico’ in avvio, col turbo, invece, nella fase successiva.
Dopo un canestro di Wojta, Broni mette a segno un parziale di 7-0 che consente alle lombarde di arrivare sino al -7 del 29-36. Ostarello (dall’arco dei tre punti) e Tikvić respingono la minaccia, aprendo un controparziale di 10-0 che passa anche per una tripla di Wojta ed un canestro di rapina di una stoica Ostarello. All’alba dell’ultimo quarto, così, Campobasso si presenta con un margine di quattordici lunghezze (36-50) da gestire negli ultimi dieci minuti.
BUSSOLA RITROVATA Le magnolie ritrovano il +17 dopo il tecnico sanzionato al coach di Broni Fontana, ma proprio nel momento sulla carta più difficile le lombarde provano a trovare ulteriori energie nel loro serbatoio. Ne nasce un parziale di 9-0 che potrebbe incrinare qualche certezza. Così non è perché c’è ancora Wojta a togliere le castagne dal fuoco, poi è Gorini ad ergersi a cecchina scelta, chiudendo poi definitivamente i conti con la tripla del 55-68, mentre sul parquet c’è spazio anche per Amatori.
DEDICA DI CUORE Per il trainer delle campobassane Mimmo Sabatelli, al termine, la gioia del successo passa – necessariamente – per una dedica sentita.
«Prima di ogni analisi tecnica – spiega – voglio sottolineare che quest’affermazione è dedicata a Carolina Sanchez, il nostro capitano, che ha vissuto una vera e propria tragedia in questi giorni. Il successo? Senz’altro parte da una grande prestazione difensiva. Sono settimane che questo gruppo riesce a lavorare insieme e mette a frutto quanto viene preparato. Anche in questa circostanza si è visto che, quando difendiamo bene e riusciamo ad andare in transizione sappiamo creare difficoltà alle nostre avversarie. Ne è venuto fuori un primo quarto incredibile che ci siamo portati avanti sino ad un ultimo periodo, quando abbiamo pagato un po’ dazio alla stanchezza, senza però disunirsi».
Su cifre e performance delle singole, poi, il tecnico rossoblù aggiunge: «Questa squadra doveva affiatarsi. Del resto, a lungo ha dovuto fare a meno dei suoi elementi cardine. Penso ad Ostarello che sta dimostrando grande dedizione alla causa, giocando di fatto su una sola gamba o a Wojta che di questo gruppo era non a caso l’ago della bilancia. Ora stiamo raccogliendo tutto il lavoro di questo gruppo, che, al completo sin dall’inizio, in prospettiva avrebbe potuto fare qualcosa di importante. Ora però ci godiamo questo bel successo arrivato in uno scontro diretto».
Entrando ulteriormente nel tema squadra, Sabatelli precisa: «Tikvić ci ha dato un’importante dimensione interna. Bonasia e Gorini sono raccordi di tutto rilievo, così come tutte le altre giocatrici chiamate in causa anche in questa circostanza, come ad esempio Quiñonez che si è fatta sentire con forza in difesa. Questa è una soddisfazione meritata per questo gruppo che, settimana dopo settimana, si allena con applicazione».
E che continuerà «a pensare alla giornata, anche se il calendario non ci dà tempo per respirare, ponendoci però una partita dal fascino unico, come quella che ci darà la possibilità di ospitare una nobile del basket rosa come Schio, orgoglio per il club e per la città in un match dall’altissimo coefficiente di difficoltà. Da parte nostra, proveremo a fare qualcosa di buono, disimpegnandoci col massimo della serenità».
SCHIO IN VISTA In una settimana che porterà con sé due gare, mercoledì le rossoblù ritorneranno all’Arena per ospitare la vicecapolista Schio (capace di stoppare la marcia di una leder come Venezia imbattuta sino al match del PalaRomare) nel recupero del quattordicesimo turno con palla a due alle ore 18. Poi, sabato alle 15, per la ventunesima giornata le rossoblù saranno ospiti di un’altra big come la Virtus Bologna quarta della classe ed in cerca di riscatto dopo la battuta d’arresto sul parquet dell’Empoli.