ANDREA VERTOLO
Quando ci si trova di fronte a una diagnosi di celiachia, bisogna stravolgere completamente le proprie abitudini alimentari. Eliminando completamente il glutine dalla propria dieta, cambia la quotidianità e si lotta, ancora, contro la scarsa sensibilità di molti ristoratori.
Per cercare di diminuire le difficoltà alle quali molti celiaci vanno incontro, è stata annunciata una legge regionale che si muove, contemporaneamente, sia sul fronte sanitario che su quello agricolo.
A spiegare il contenuto della legge, il presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura e l’assessore alle Politiche agricole Vittorino Facciolla. “Nel Piano di Sviluppo Rurale – le parole dell’assessore Facciolla, durante la conferenza stampa di oggi, venerdì 3 giugno – abbiamo posto misure volte a incentivare la coltivazione di prodotti utli alla dieta celiaca come, ad esempio, il grano saraceno. Le aziende agricole che investiranno su tali colture – ha continuato – saranno incentivate dalla Regione sotto l’aspetto economico, così da poter permettere anche una riduzione del costo finale del prodotto. Le risorse da investire sono tali da garantire un incentivo su cento ettari di coltivazione”.
La legge prevede lo stanziamento di un milione e 200 mila euro, che saranno adoperati anche per l’aspetto sanitario. La Regione Molise, infatti, era l’unica regione italiana a non aver ancora una legge ad hoc sul trattamento sanitario della celiachia. “Sarà istituito al Cardarelli un centro specializzato destinato esclusivamente alle persone celiache“, ha affermato il presidente Frattura, precisando come “in regione si registrano 724 adulti con tale problematica. Il centro garantirà prevenzione, diagnosi e cura”.
Presente alla conferenza anche la presidente regionale dell’associazione italiana celiaci, Nadia Falasca. “Cambia tutto quando si è dinanzi a una diagnosi di celiachia – le sue parole – per questo motivo per tutti gli associati c’è una professionista che segue la persone in tutte le fasi, dal’aspetto prettamente alimentare a quello psicologico. Siamo contenti – ha poi concluso – che la nostra proposta abbia trovato spazio nelle politiche regionali. C’è ancora tanto fare ma da qualche anno stiamo raggiungendo ottimi risultati, anche sul fronte della ristorazione”.
Soddisfazione anche nelle parole della rappresentante del Comitato Imprenditoria Femminile, Concetta Iacovino. “Diversi sono i percorsi che stiamo portando avanti sulla lavorazione dei prodotti per celiaci – ha afferamto la Iacovino – e siamo contenti che si sia aperto nel mondo dell’imprenditoria, uno spazio importante su questo tipo di produzione”.
La legge, per la sua approvazione, dovrà passare prima negli uffici della quarta Commissione e poi sarà destinata alla votazione in Consiglio regionale. “Entro la fine dell’estate – ha dicharato Frattura – sarà a disposizone di tutti gli interessati”.