Al Pilla gli studenti mettono ‘in conto’ il futuro. Nella scuola di via Veneto il progetto Economic@mente
Scuola e Anasf insieme per l'alfabetizzazione finanziaria dei giovani
Il loro obiettivo è poter frequentare l’università. Continuare a formarsi per poter affrontare il mondo del lavoro. Hanno ambizioni e sogni e sanno che, per poterli realizzare, i sacrifici, anche economici, saranno necessari. Rinunciare a qualcosa oggi, per poterne godere domani, non è un concetto così astratto e nemmeno impossibile da mettere in pratica per gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore ‘Leopoldo Pilla’ di Campobasso, che hanno intrapreso un nuovo percorso formativo insieme all’Anasf, Associazione dei consulenti finanziari.
Economic@mente il nome del progetto che ha coinvolto due classi quarte della scuola (IV A/B SIA). Un’iniziativa che gode dell’approvazione del Ministero della Pubblica Istruzione e che, dopo il ciclo di incontri dello scorso anno scolastico, nell’Istituto di via Veneto, ha ripreso il via proprio in occasione del mese che il Miur ha dedicato all’educazione finanziaria.
A tornare tra i banchi e confrontarsi con le curiosità degli studenti è nuovamente Francesco Manocchio, formatore Anasf, l’associazione che, per il secondo anno consecutivo, ha aderito alla World Investor Week (WIW) – la Settimana Mondiale dell’Investitore, dove i consulenti finanziari hanno partecipato proprio con il progetto Economic@mente, una delle iniziative più significative per innalzare la cultura economico-finanziaria dei giovani. E a dire come grazie agli incontri con l’esperto abbiano iniziato a riflettere maggiormente sul loro futuro, sono gli stessi ragazzi a raccontarlo. “Credo che questo progetto ci aiuti molto a pensare al nostro domani in termini realistici”, dice ad esempio Federica alla quale Economic@mente sta insegnando a mettere qualcosa da parte per il proprio futuro, “perché in fondo – afferma senza esitazione la studentessa – niente ci è dovuto”. Così come per Federica, anche per Giampaolo i risparmi sono fondamentali per poter permettersi di frequentare l’università, soprattutto se la facoltà scelta è lontana dal posto in cui si vive.
Viene da chiedersi, però, su cosa siano disposti a risparmiare gli studenti. A quali beni può rinunciare la nuova generazione? “Alle cose superflue. Come l’uscita del sabato sera, almeno quella di tutte le settimane, ma si può tirare la cinghia anche sull’abbigliamento”, come suggerisce sempre Federica. Rinunciare ai jeans griffati può accostarsi anche all’uso di una tecnologia non per forza ‘usa e getta’, come riflette invece Giampaolo. “Se si rompe lo schermo del telefono non è detto che debba necessariamente cambiare lo smartphone”.
Approcciare al mondo della finanza dai banchi di scuola sembra, insomma, più facile del previsto per gli studenti che, prendendo spunto dalla loro vita quotidiana, sono animati da mille curiosità e scelgono i temi sui cui riflettere durante l’incontro. Una dimensione, insomma, particolarmente attiva quella dei discenti, che, nella scuola del capoluogo molisano, si confrontano con il complesso mondo dell’economia finanziaria, e a cui viene affidato il compito di poter scegliere su cosa dibattere con il formatore Anasf. ‘Studente decidi tu’ è, infatti, proprio uno dei motti alla base del progetto sull’alfabetizzazione finanziaria.
I ragazzi vogliono così sapere se, al cambiare delle esigenze personali possa mutare anche il piano di investimento, così come intendono fare chiarezza su quel concetto che recentemente è stato veicolato dai mezzi di informazione e relativo a investimenti che, a causa delle turbolenze dei mercati, perdono valore. Ma non è tutto, perché i ragazzi sono anche interessati a conoscere se, per chi ha meno di 18 anni, esistano forme di finanziamento a cui accedere.
“Gli obiettivi di vita possono cambiare nel corso degli anni per cause imprevedibili o per esigenze personali diverse. Cosa accade in questi casi? Il piano di investimenti può essere cambiato e, se si, ciò comporta svantaggi?”, domandano gli allievi al formatore Anasf, che li rassicura sul fatto che ogni imprevisto possa essere in realtà facilmente gestibile. “Il piano di investimento – dice, infatti, Manocchio – può ovviamente essere cambiato senza che ciò porti svantaggi. Con un piano di investimento strutturato e controllato non dobbiamo avere paura dei mutamenti”.
“Per realizzare dei progetti, occorrono molte risorse finanziarie di cui, noi giovani non disponiamo, ecco perché vorremmo sapere a quali forme di finanziamento potremmo accedere, oltre al mutuo ipotecario, senza dover chiedere la firma di garanzia dei genitori?”, chiede qualcun altro dal fondo dell’aula, coltivando dentro di sé qualche idea imprenditoriale. “Ci sono varie forme di finanziamento giovanili riservate a una fascia di età che va dai 18 ai 35 anni. Quindi, parliamo di forme di finanziamento per maggiorenni. Mentre per gli studenti minori esistono dei micro-prestiti che possono andare a coprire le spese per viaggi o scambi culturali. Si tratta di un’erogazione che, però, necessita sempre della figura di un genitore o di quella di un garante”, ha spiegato ancora Manocchio agli studenti.
È stato poi lo stesso Giampaolo a essere interessato a conoscere più nel dettaglio la questione relativa alla perdita di valore nei mercati italiani. “In questi ultimi tempi in tv, continuano a ripetere che attualmente gli investimenti perdono valore. Un economista ha detto questa frase ‘se tre mesi fa avessi investito mille euro, oggi l’investimento varrebbe 8500 euro’. Vorrei capire il perché?” Una questione quest’ultima che, per essere affrontata, ha richiesto di addentrarsi nelle tematiche collegate a quello che è stato definito un ‘ottobre rosso’, capire come e perché i mercati risentano delle decisioni politiche dei singoli governi. La scure del rating che ha declassato l’Italia e l’economia del Paese, la pressione effettuata dai mercati mondiali che, a loro volta, hanno avuto un’importante flessione, determinando la volatilità dei mercati finanziari, sono così stati i temi al centro del dibattito, partecipato, aperto e costruttivo avvenuto in aula, al quale ha preso parte anche il consigliere del coordinamento regionale Anasf, Ugo Puca.
Alla fine non è mancato qualche consiglio che il formatore di Economic@mente ha voluto lasciare ai ragazzi prima dell’incontro in programma per martedì 6 novembre. “Essere padroni della propria situazione economica e patrimoniale – le parole di Manocchio – è fondamentale, così come il controllo dei consumi e il monitoraggio continuo delle proprie risorse, i cui investimenti possono essere sempre preservati dagli esperti del settore”. Un consiglio che, gli studenti, esprimendo la consapevolezza dell’importanza di guardare al futuro a partire da oggi, sembra abbiano colto davvero in pieno.