Vino, cultura e territorio: il meglio del Molise sulla ventesima edizione di Bibenda. Al Museo Sannitico la presentazione della storica guida della Fondazione Italiana Sommelier
Una cornice d’eccezione per la presentazione della Guida Bibenda 2018 di Fondazione Italiana Sommelier. A ospitare l’iniziativa, promossa sul territorio dalla sezione Molise della Fondazione, il Museo Sannitico di Campobasso dove, a fare gli onori di casa e dare il benvenuto ai presenti, è stato l’architetto Saverio Ialenti del Polo Museale regionale del Molise. Proprio lì tra le anfore e reperti antichi della storia di un territorio e del suo popolo, è stato illustrato quello che oramai, da ben 20 anni, è il testo di riferimento per il mondo del vino e della ristorazione. Un’opera, la terza on line, di cui il Molise, per la prima volta in assoluto, può vantare tra i suoi redattori due sommelier molisani, Dora Formato e Gabriele Di Blasio, rispettivamente presidente e vicepresidente Fis Molise. A loro il compito di recensire parte dell’immenso patrimonio vitivinicolo nazionale.
Oltre alla presenza dei redattori, grande orgoglio per il Molise quello di avere nella ventesima edizione della Guida ben 11 aziende della regione, tre in più rispetto allo scorso anno.
Due i vini premiati con i 5 grappoli. Il massimo riconoscimento è stato ottenuto dalla ‘Tintilia del Molise Macchiarossa 2013’ della cantina Claudio Cipressi Vignaiolo e da ‘Molise Rosso Don Luigi Riversa 2014’ dell’azienda Di Majo Norante.
I 33 vini premiati con i 4 grappoli sono invece delle aziende: Angelo D’Uva, Azienda Agricola Vinica, Borgo Di Colloredo, Cantina Cieri, Cantine Salvatore, Azienda Agricola Cianfagna, Claudio Cipressi Vignaiolo, Di Majo Norante, Tenimeti Grieco e Tenute Terresacre.
Presenti nella Guida, inoltre, 3 oli molisani che hanno ricevuto le 4 gocce rispettivamente di: Oleificio Di Vito, Principe Di Pignatelli e Giorgio Tamaro.
14 anche i ristoranti premiati con 3 baci che sono: Da Adriano (Carovilli); Da Nonna Rosa (Campomarino); Gold Restorant (Castelmauro); Gusto Loft (Larino); Locanda Belvedere Da Stefano (Rocchetta A Volturno); Locanda Mammì (Agnone); L’Elfo (Capracotta); Miseria e Nobiltà (Campobasso); Monticelli Saperi e Sapori (Campobasso); Perbacco (Sant’Angelo Limosano); Ribo (Guglionesi); Risorta Locanda Del Castello (Bojano); Svevia (Termoli); Trattoria La Nostrana (Montelongo).
“Il livello dei vini molisani – ha spiegato Di Blasio – è molto alto. Se pensiamo come i campioni vengano descritti utilizzando il metodo di degustazione di Fondazione e valutati in Grappoli, corrispondenti a fasce di punteggio da 2 a 5 e, come la valutazione d’eccellenza per Bibenda si collochi da 91 centesimi in su, è facile comprendere che anche i vini valutati 4 Grappoli rappresentano, nella loro fascia da 85 a 90 centesimi, prodotti di grandissima qualità”.
A ricordare come nella Guida, che al suo interno ospita anche le grappe, siano state recensite anche alcuni oli, patrimonio italiano senza rivali, nonché ristoranti della regione è stata la presidente Formato, la quale ha voluto evidenziare il ruolo importante che la formazione ha nei percorsi Fis. “Diventare sommelier del vino o sommelier dell’olio – le sue parole – significa ampliare le proprie possibilità sia nel settore lavorativo che in quello privato, grazie all’opportunità di partecipare a tantissime occasioni conviviali, di degustazione, di viaggio, condivise con i wine lover provenienti da tutto il mondo”.
Un grazie è andato poi ai numerosi produttori presenti in sala, perché senza il loro impegno e la loro passione non sarebbe possibile far conoscere il territorio e la cultura molisana attraverso l’oro da bere.
A presiedere l’incontro, moderato dalla giornalista Fabiana Abbazia, il presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura, il presidente della Provincia e sindaco di Campobasso, Antonio Battista, il consigliere regionale delegato alla Cultura, Nico Ioffredi e l’assessore di Palazzo San Giorgio, Francesco De Bernardo.
“Senza temere – il commento di Frattura – la competizione con le altre regioni, numeri o, storia diversa, noi ci siamo e, ci siamo con tante soddisfazioni che qualificano le nostre aziende. Dovremmo avere solo un orgoglio un po’ più sentito e determinato nel non temere la competizione. Perché, come oggi ci hanno dimostrato qui, la competizione si fa con la cultura e con la professionalità”.
“Il vino inserito nella guida è un impegno, una responsabilità una sfida, ma soprattutto qualcosa di cui essere orgogliosi”, ha detto invece Battista, subito susseguito da Ioffredi che ha voluto accendere i riflettori sul lavoro sinergico per promuovere il territorio. “Fare squadra, – ha detto – significa camminare insieme verso un risultato molto più grande dell’impegno di ognuno. Questa è l’unica strada possibile da percorrere”.
Ma promuovere il territorio significa, come ha evidenziato De Bernardo “anche e soprattutto raccontare la città di Campobasso, dove nel cuore del centro storico si trova il patrimonio della storia di una regione, sapientemente custodita nel Museo Sannitico. Da parte mia un grazie va a tutte le realtà produttive, così come mi rende orgoglioso la presenza di due ristoranti che si trovano proprio nel centro storico della mia città”.
Soddisfatti anche i numerosi produttori presenti, che hanno raccontato per loro cosa significhi operare in Molise e quanto siano importanti simili riconoscimenti.
Prima di poter degustare tutti i vini premiati con 5 e 4 grappoli, tra gli applausi la foto di gruppo per suggellare il momento di soddisfazione e per guardare avanti, verso sempre più importanti traguardi.
Galleria fotografica a cura di Edoardo Centracchio.