“Salute_Molise di CBlive è un’idea bellissima, stimola il dibattito e la circolazione delle idee”
Lo afferma l'Avvocato Tina De Michele, intervenuta al primo talk di Salute_Molise
“Il Progetto Salute_Molise di CBlive è un’idea bellissima, stimola il dibattito, il confronto e la circolazione delle idee. E’ di questo che abbiamo bisogno, soprattutto in questo periodo cruciale, dove ci troviamo ad affrontare delle sfide fondamentali per il nostro futuro”. E’ questo il commento dell’Avvocato Tina De Michele, intervenuta al primo talk di Salute_Molise. L’avvocato promuove un’approccio moderno alla medicina, non fondato sull’idea dell’ospedale come unica risposta ai problemi di salute. “E’ necessario piuttosto capire quali sono le cause della malattia e come prendersi cura di sè, in questo è fondamentale il dialogo fra le parti interessate”, afferma l’avvocato termolese. CLICCA QUI PER LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
La medicina del territorio è il tema cruciale dell’intervista realizzata da Carola Pulvirenti per CBlive. Argomento al centro di un progetto di sanità pubblica recentemente proposto alle istituzioni da parte della diocesi di Termoli Larino. Fra gli autori del documento vi è l’Avvocato Tina De Michele, Presidente della Consulta delle disabilità del Comune di Termoli, che da due anni opera presso il Centro Antiviolenza Befree di Termoli e collabora con il mensile “La Fonte”, che ha la paternità del progetto. Abbiamo contattato la redazione del mensile ed invitato la De Michele al primo talk di Salute_ Molise.
Si è parlato di salute globale e di integrazione dei servizi socio-sanitari, anche attraverso il supporto ai caregivers familiari, un esercito di persone che si prendono cura dei malati cronici e non vanno lasciati soli. Di seguito presentiamo un’estratto dell’intervista che si trova sul Canale You Tube di CBLive.
Avvocato, sul progetto spiegate che l’attuale sistema sanitario italiano è centrato sulla malattia piuttosto che su salute e prevenzione. Non posso che essere d’accordo, ma ci spieghi cosa significa questo nella vita quotidiana dei cittadini molisani.
– L’idea della salute che noi sposiamo guarda all’individuo a 360 gradi, in tutto il suo contesto di relazioni, compreso l’ambiente in cui vive. La medicina territoriale è quella più vicina all’individuo e in grado di rispondere ai suoi bisogni individuali.
Un tema tanto dibattuto in Molise è il progetto per identificare l’Ospedale di Larino come centro Covid. Secondo Lei, in che modo e in che tempi Larino potrebbe divenire un centro Covid?
– In altre regioni è stato fatto, a mio avviso adesso forse è tardi, ma all’inizio dell’emergenza andava presa una scelta basata sulle richieste dei cittadini. La proposta del Hub – Larino era stata accolta da 118 sindaci locali e ratificata dal Consiglio Regionale ma purtroppo l’approccio delle istituzioni governative non è stato così aperto al dialogo, come avremmo voluto.
Il tema delle assunzioni di personale sanitario è fra gli aspetti citati nel progetto. Una regione commissariata come il Molise, può indire concorsi pubblici per assumere?
– Certamente. Dal 2018 la Regione Molise può assumere. La criticità è nel criterio con cui si assume: il governo ha stanziato dei fondi per la medicina territoriale, per investirli è importante che ci sia un criterio, una visione.
La Diocesi di Termoli Larino rappresenta un popoloso gruppo di cittadini, non solo con un credo comune, ma anche con una efficace organizzazione gerarchica e la capacità di comunicare in maniera rapida ed efficace. In che modo questa comunità organizzata potrebbe essere d’aiuto alle politiche sanitarie regionali?
– La Diocesi ci ha supportato perché vive e respira nella società civile, è capace quindi di leggere i bisogni e di interpretarli. A questo proposito suggerisco la lettura dell’Enciclica ‘ Fratelli Tutti’, di Papa Francesco.
Per approfondire questi temi è possibile visionare l’intervista integrale sul Canale You Tube di CBLive. Un servizio dedicato alle risorse del territorio molisano, con l’obiettivo di raccogliere idee, proposte ed energie per realizzare insieme un futuro migliore.
Carola Pulvirenti