Molise, 130 associazioni di malati non coordinate tra loro
Lo scrive Cittadinanzattiva nel comunicato odierno
Attivismo civico o gruppo Facebook?
In Molise non tutti conoscono la differenza fra questi due concetti. Le iniziative dei cittadini sono moltissime, ogni gruppo mette in campo le proprie esigenze. Tuttavia, quando si desidera portare avanti un progetto, il primo passo necessario è la raccolta di informazioni sul tema, il secondo è identificare il metodo migliore per risolverlo. Talvolta questi due elementi sembrano mancare, molti gruppi nascono spontaneamente, presentano delle richieste e vogliono parlare con il Governo centrale, pochi comprendono l’importanza di informarsi, unire le forze e adottare un metodo.
Cittadinanzattiva
Fra le associazioni ben organizzate, dove dovrebbero conferire molti gruppi locali, vi è Cittadinanzattiva Molise. Da sempre impegnata per la tutela dei diritti, la promozione dell’attivismo dei cittadini, la cura dei beni comuni, il sostegno a soggetti in condizioni di debolezza. Nel comunicato odierno, l’APS sottolinea che nel Molise ci sono circa 130 associazioni di malati cronici, non coordinate tra loro. Molte di queste non sono inserite nei registri regionali, rispetto alla patologia di riferimento. Cittadinanzattiva auspica il coinvolgimento dei cittadini nelle politiche sanitarie, cosi come previsto dal Patto per la salute. L’11 febbraio si è svolto il congresso di Cittadinanzattiva, con il rinnovo degli organi monocratici e collegiali. Jula Papa è stata eletta Segretaria regionale ed è stato rinnovato l’organo amministrativo del APS. Nell’incontro è emersa la necessità di realizzare una nuova sanità di prossimità e di territorio.
Manca l’innovazione tecnologica
L’Osservatorio sul federalismo della sanità di Cittadinanzattiva, descrive il Molise come una regione con molte lacune nei servizi territoriali, rese ancora più evidenti durante la pandemia, oltre ad apparecchiature e strumentazione tecnologica vetuste. In particolare la mancata innovazione tecnologica, legata principalmente ai servizi di telemedicina, ha impedito ai medici di famiglia di dare risposte di salute concrete agli assistiti. L’idea di Cittadinanzattiva è che debbano andare di pari passo le dimensioni di cura e salute, di sanità e benessere. Con una medicina di territorio che tenga insieme aspetti sociali e sanitari, facendo perno sulla persona e sui suoi diritti. Cittadinanzattiva, insieme al Comitato nazionale di indirizzo presso l’ISS, si è riunita per trovare soluzioni alle criticità dei modelli organizzativi regionali.
Assistenza, formazione e innovazione: il PIT
La tutela del cittadino viene condotta attraverso il PIT, piano integrato di tutela di Cittadinanzattiva, che vuole garantire assistenza, formazione e informazione, per rendere i cittadini parte attiva della comunità. Sul tema della legalità e trasparenza, Cittadinanzattiva sottolinea alcune criticità regionali. L’informazione, e la comunicazione dei dati, sono indispensabili nell’implementazione delle politiche pubbliche. Ma le Istituzioni locali sembrano poco propense alla trasparenza -si legge nel comunicato- , scarso risalto viene dato alla comunicazione dei dati, sia ai cittadini, che al governo centrale. Cittadinanzattiva intende allargare il dibattito pubblico, affinché le istituzioni siano più efficaci e responsabili, in particolare nelle politiche pubbliche verso il terzo settore, favorendo la più ampia partecipazione dei cittadini, in un’ ottica di sussidiarietà circolare.
Carola Pulvirenti