Vaccini anche per i nostri amici animali. Quando farli e come funzionano
Ce lo spiega il Dottor Alessandro Di Lembo dell'Ambulatorio Veterinario Pezzuto e Piano di Campobasso
A cosa servono i vaccini ?
Lo scopo principale dei vaccini è quello di limitare la diffusione delle malattie infettive che nella maggior parte dei casi risultano essere altamente contagiose. Sull’utilità dei vaccini non esiste alcun dubbio, essi proteggono i nostri animali da numerose malattie infettive che spesso possono rivelarsi altamente letali. Quando parliamo di piano vaccinale dobbiamo tener conto di differenti fattori. Innanzitutto è necessario conoscere a fondo la situazione epidemiologica del luogo in cui l’animale vive e cioè quali sono le principali patologie presenti in quel territorio e quali sono i livelli di rischio. Detto questo, possiamo affermare che non esiste un piano vaccinale unico cui fare riferimento, ma è necessario ogni volta adattarlo di animale in animale considerando i criteri descritti precedentemente. E’ fondamentale ricordare che grazie a rigorosi piani di vaccinazione è stato possibile debellare o comunque tenere sotto controllo numerose malattie infettive, riducendo i casi di infezione e di morte. Quindi, vaccinando i nostri cani e gatti, non solo salvaguardiamo la loro vita ma anche quella degli altri animali.
Come funziona l’immunità nel cane
Con la parola immunità definiamo l’insieme dei meccanismi di difesa messi in campo da un organismo in caso di contatto con agenti patogeni infettivi o parassitari. Nelle prime ore di vita il cucciolo viene immunizzato dagli anticorpi materni trasmessi mediante il colostro (prima secrezione lattea prodotta dalle femmine di mammiferi subito dopo il parto). Il tasso anticorpale fornito dalla madre tenderà a decrescere fino all’annullamento totale tra la 4a e l’8a settimana di vita. Da quel momento il cucciolo entrerà nel “periodo critico”: non è più protetto a sufficienza dagli anticorpi materni, ma ne possiede ancora abbastanza per neutralizzare il ceppo vaccinale e creare un fenomeno di interferenza. Durante la prima vaccinazione bisogna quindi evitare di interferire con gli anticorpi materni, questo è possibile avviando i protocolli vaccinali quando il cucciolo raggiunge le 8 – 10 settimane di vita.
Vaccini Core (raccomandati) e Non-Core (consigliati nei soggetti a rischio)
I vaccini Core sono quelli che tutti i cani dovrebbero ricevere indipendentemente dalle circostanze o dalla localizzazione geografica. Questi vaccini proteggono gli animali da malattie gravi e potenzialmente fatali che hanno una distribuzione mondiale. Per il cane sono quelli che proteggono contro il virus del cimurro (CDV), l’adenovirus canino (CAV) e le varianti del parvovirus canino di tipo 2 (CPV-2). In alcune aree del mondo dove il virus della rabbia è endemico, la vaccinazione contro questo agente deve essere considerata Core. In Italia la rabbia non rientra tra i vaccini raccomandati.
I vaccini non Core non sono considerati essenziali, ma sono tuttavia altrettanto importanti e consigliabili a seconda della situazione specifica. Sono richiesti solo per gli animali che, per localizzazione geografica, ambiente o stile di vita, sono a rischio di contrarre determinate infezioni.
Con che frequenza si vaccina il cane ?
Come già detto precedentemente esistono innumerevoli opinioni a volte contrastanti sulla frequenza delle vaccinazioni e sulla distanza che intercorre tra l’una e l’altra. Semplificando possiamo dire che il primo ciclo vaccinale, che solitamente comprende tre interventi vaccinali a distanza di 21 giorni l’uno dall’altro, andrebbe iniziato all’incirca all’ottava settimana di vita del cucciolo. L’immunità completa si ottiene generalmente dopo il secondo o il terzo richiamo. Una volta conclusa l’immunizzazione primaria, il vaccino andrà ripetuto ad intervalli regolari per tutta la vita dell’animale. La WSAVA (World Small Animal Veterinary Association) considera sufficiente un richiamo ogni tre anni per alcuni vaccini meno per altri. Considerando però che la maggior parte delle volte si utilizzano vaccini combinati, cioè che forniscono protezione nei confronti di più patologie, si preferisce richiamare annualmente.
Quanto costano i vaccini ?
Non è possibile quantificare il prezzo di un vaccino in quanto i costi variano in funzione di numerosi fattori come ad esempio la tipologia di protocollo, il tipo di vaccino e l’area geografica in cui si vive. E’ importante però precisare che la vaccinazione non è “una semplice puntura” come spesso la sentiamo definire, ma una vera e propria prestazione medica che richiede anni di studi e pratica da parte del Medico Veterinario.
Dottor Alessandro Di Lembo