Viaggiano e volano migliaia di euro alle Società per autostrade, aeroporti e lingue di asfalto fantasma
MARIA CRISTINA GIOVANNITTI
Un Molise fantasma, fatto di opere mai cominciate ma già finanziate. Ben 102 mila euro volano alla Società Aeroporto del Molise Spa, nata nel 2006 per gestire lo scalo di Cantalupo e controllata per la maggior parte dalla stessa Regione Molise. All’epoca della Giunta Iorio per il progetto dell’aeroporto a Sepino, vennero stanziati i primi 750 mila euro. Tutto rimase fermo però, fino a quando l’idea dell’aeroporto in Molise tornò alla mente nel 2011 in campagna elettorale con un nuovo scalo, non più a Sepino ma a Cantalupo. Il nuovo progetto, però, venne realizzato dalla società privata Avioproject srl. A questo progetto, però, si oppose l’Enac che individuò il territorio come non idoneo per un aeroporto ma al massimo per un avio superficie, con traffico per velivoli di massimo 9 passeggeri. Intanto anche la seconda tranche è stata liquidata e ad oggi, con 102 mila euro erogati ma nel Piano Nazionale dei Trasporti per il Molise non si parla né di aeroporto e né di avio superficie.
Altri 150 mila euro sono i soldi che, invece, viaggiano verso la Società Autostrade del Molise Spa, nata il 18 gennaio 2008 e che ha come soci, al 50 percento, sia la Regione Molise che l’Anas. L’autostrada Oratino– Castelpetroso con il suo primo lotto Termoli-S.Vittore è ancora un progetto aleatorio ma in parte già finanziato.
A queste opere incompiute e spreco di denaro, il Movimento 5 Stelle Molise ha posto un’interrogazione relativa al progetto ‘Lotto Zero’ presentato dall’Anas, quello che dai grillini viene definito una “lingua di asfalto che rovina la salubrità dell’ambiente”. Sarebbe in pratica una strada di 5.450 chilometri che dovrebbe collegare Isernia a Casteldi Sangro al prezzo stimato di ben 144 milioni di euro.
Nella delibera di Giunta Regionale n. 88 del 2013, su proposta dell’allora assessore Velardi venne rilasciato giudizio positivo di compatibilità ambientale, nonostante l’Autorità di Bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno avesse sollevato molteplici osservazioni in merito all’impatto dell’opera viaria sulle sorgenti San Martino e, in generale, sul sistema acquifero: falde, sorgenti e corsi minori. Il tutto con un più che potenziale rischio di intorbidimento delle acque sorgive soprattutto in fase di costruzione. Pare che gli stessi dubbi sollevati dall’Autorità di bacino non siano stati sciolti nemmeno da uno studio di consulenza idrogeologica affidato all’Università del Molise, Groundwater Research Center.
Motivo per cui sul progetto ‘Lotto Zero’ il M5S chiede al Governatore Frattura chiarimenti su il progetto, quali sono le consulenze affidate e a quali costi.