Viabilità, interventi per 100 milioni di euro. Ciocca contro Nagni: “Accordo insoddisfacente. Dimenticati il cratere, il Fortore e l’Alto Molise”
Circa 100 milioni di euro è il valore del II atto integrativo all’accordo di programma quadro ‘Viabilità’ sul quale è stato raggiunto l’accordo nelle sedi romane del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dall’Agenzia per la coesione territoriale e dalla Regione Molise. 60 gli interventi che saranno finanziati. Di questi, quattro sono di rilievo strategico per la mobilità su ferro e 56 di viabilità di convergenza regionale e interregionale distinti in tre linee strategiche: viabilità di collegamento principale (18 interventi), viabilità a servizio delle aree urbane a maggiore densità abitativa (12) e viabilità secondaria (26).
Dentro all’accordo i lavori per completare la tangenziale nord di Campobasso, finanziata con 18 milioni di euro, la realizzazione del sottopasso ferroviario di via San Giovanni dei Gelsi e il completamento del percorso pedonale del Terminal. Numerosi lavori interesseranno anche la città adriatica, mentre a Campamarino Lido sarà finanziato il sovrappasso ferroviario. Il finanziamento più sostanzioso riguarderà invece il primo lotto della metropolitana leggera.
Tuttavia, a seguito dell’accordo siglato a Roma, a fare la voce grossa contro l’assessore regionale Pierpaolo Nagni è il l’esponente di Palazzo Moffa, Salvatore Ciocca. Il rappresentante dei comunisti sottolinea come “sia stata del tutto dimenticata la zona del Cratere sismico, il Fortore e l’Alto Molise”. Per Ciocca, il secondo accordo di programma quadro, sottoscritto nei giorni scorsi e presentato ieri dal Governo regionale, “ha destinato risorse minimali e insufficienti a quelle aree che soffrono il disagio dell’emarginazione dai grandi centri, dalle arterie principali di collegamento. Aree – ha detto Ciocca – che continueranno ancora a patire per le emergenze legate al dissesto idrogeologico e che, come in un effetto domino che ben conosciamo, perderanno ancora di più abitanti e servizi. È un paradosso che mi lascia sconcertato perché, – ha tuonato contro Nagni – lì dove si sarebbe dovuto investire di più, si sono concessi pochi spiccioli”.
All’attenzione del consigliere regionale, in modo particolare la Fondovalle Tappino, interessata da una serie di frane e, sulla quale proprio lo scorso lunedì i sindaci della zona, durante la terza Commissione consiliare, erano stati invitati a illustrare al capo dipartimento Anas e allo stesso Nagni i disagi quotidiani che numerosi cittadini ogni giorno sono costretti a subire.
“L’area del Fortore è scomparsa da questa pianificazione in tema di viabilità”, fa notare ancora Ciocca che sottolinea, poi, come “della frana al chilometro 18, di cui si è discusso per almeno tre ore lo scorso lunedì, nessuna traccia”.
Per il consigliere regionale, l’accordo dimentica inoltre anche le zone del cratere sismico e quelle dell’alto e altissimo Molise. “Sono stati privilegiati – dice – i grandi interventi, come ad esempio il parcheggio interrato con annesso tunnel che sarà realizzato nel centro di Termoli (15 milioni circa) sulla cui utilità non ho elementi per esprimermi. Ma – puntualizza – sollevo il dubbio circa la sicurezza di un’opera così invasiva, che potrebbe creare anche problemi strutturali di enorme impatto. L’impegno mantenuto dal Governo regionale – prosegue – è di certo un punto a favore nell’azione politica, ma è innegabile che l’aver tralasciato le aree interne, oggetto di piccoli interventi che nulla risolvono rispetto alle grandi emergenze di questi territori, si tradurrà, per forza di cose, in un progressivo e desolante isolamento”.
Per Ciocca si tratta, dunque, di un Apq assolutamente “insoddisfacente, sia in termini di risultato, sia per la mancata concertazione con tutti i territori nell’individuazione delle scelte, delle priorità e delle necessità”. Un accordo insomma che mette il comunista di Palazzo Moffa in netto contrasto con il governo regionale e con l’assessore Nagni, al quale senza remore dice “non ci sto”.
fab.abb