‘Un giorno da pecora’ e la satira per le parole sbagliate della Tartaglione. L’outing della segretaria di FI: “Ho sofferto di disturbi specifici dell’apprendimento”
"Ora dei miei errori nei rido anch'io", il commento della parlamentare molisana
Il suo intervento alla Camera dei Deputati non era passato inosservato. Una serie di gaffe, con nomi pronunciati male, erano finiti così all’attenzione del noto programma satirico in onda su Rai Radio 1, condotto dai celebri Geppi Cucciari e Giorgio Lauro.
‘Diamo ancora la parola a Tartaglione’, la dicitura a corredo del video della trasmissione ‘Un giorno da pecora’, che ha preso di mira la segretaria regionale di Forza Italia e parlamentare eletta a Foggia.
Nelle immagini che in poche ore hanno fatto il giro del web, l’esponente di Montecitorio, intenta a leggere, pronunciava in maniera distorta una serie di parole.
Da “non è tulto”, a “la Carte di Cassazione”, “le strutture carceriarie”, “la normellata”: sono stati solo alcuni degli errori grammaticali arrivati alla ribalta della dissacrante trasmissione radiofonica. Sviste soprattutto finite nel tritacarne mediatico dei commenti al veleno degli utenti del web.
Su quel video condiviso in ogni dove ha, così, deciso di parlare la stessa Tartaglione.
La parlamentare molisana ha scelto, infatti, quest’occasione per raccontare qualcosa di più di se stessa e fare outing, affidando ai social la sua storia di dislessia.
“I disturbi specifici dell’apprendimento ed emozionali – fa sapere – sono molto comuni nei giovani e se diagnosticati possono consentirci di convivere con essi senza alcuna limitazione.
Da bambina ne ho sofferto. Una delle conseguenze era il terrore di parlare in pubblico ed anche per questo non sono venuta da voi in studio, quando mi avete invitata. Tuttavia, ciò non mi ha impedito di conseguire una laurea, di impegnarmi giovanissima in politica, di essere eletta dopo 10 anni di militanza e di vivere una vita normalissima. E dunque, oggi posso riderne insieme a voi, che avete abilmente montato una sequenza dei miei errori di lettura, e mai di contenuto”, precisa l’esponente di Forza Italia.
Sotto accusa della Tartaglione finiscono poi i commenti sessisti e volgari, presenti sullo spazio social della trasmissione. “Credo che conveniate con me che in questo caso c’è ben poco da sorridere, soprattutto nel momento in cui in Aula, proprio oggi, siamo impegnati a votare una legge per difendere le donne da qualunque tipo di violenza, direi anche da quelle verbali”, conclude la parlamentare riferendosi al reato del revenge porn che, solo ieri, ha ottenuto il sì unanime della Camera.