Sisma, il Consiglio dei Ministri riconosce lo stato di emergenza. 2 milioni di euro per il Molise
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato “la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eventi sismici che hanno colpito i comuni della provincia di Campobasso a partire dal 16 agosto 2018”. L’ufficialità è arrivata nella tarda serata di ieri, giovedì 6 settembre, dopo una giornata di trepidazione per la Regione, soprattutto per i sindaci dell’epicentro.
Così come annunciato nell’ultimo Consiglio regionale dal governatore Toma, la dotazione finanziaria dovrebbe essere pari a 2 milioni di euro, “esattamente la metà del budget da noi richiesto”, ha commentato il numero uno di via Genova che ha seguito la vicenda dalla Capitale.
“Ora – dice Toma – siamo nelle condizioni di poter operare a pieno regime e di completare l’assistenza già avviata alle popolazioni colpite, passando da una prima fase che ha riguardato la sistemazione provvisoria nelle tende ad una seconda che dovrà, per forza di cose, prevedere alloggi che non possono essere evidentemente le tende”.
“Procederemo in parallelo – spiega il governatore – alla messa in sicurezza delle strutture pubbliche, operazione questa che potrebbe prevedere anche l’abbattimento di immobili, qualora l’intervento si rendesse necessario. Daremo, inoltre, priorità assoluta a quelle scuole che hanno subito danni dal terremoto, visto anche l’approssimarsi del nuovo anno scolastico”.
“Voglio chiarire – conclude il presidente – che il riconoscimento dello stato di emergenza riguarda l’assistenza alle popolazioni e la messa in sicurezza delle strutture pubbliche. È chiaro che siamo solo all’inizio di un iter più complesso che porterà la Regione Molise a chiedere ulteriori finanziamenti a sostegno dell’edilizia privata danneggiata dall’evento sismico”.