Sanità, le Regioni ‘trattano’ con il Governo. Sul tavolo del Ministero la proposta di Frattura per garantire al Molise un Dea di II livello
Le Regioni cercano di trovare una via d’uscita sui tagli alla sanità imposti per il 2015 dal Patto per la salute, ponendo una serie di richieste sul tavolo del Governo. Si cerca di trattare per un’intesa su cui impostare i tagli, pari a circa 2,3 miliardi di euro, oltre i quali le Regioni non possono più spingersi.
Tra le diverse richieste la conferenza Stato-Regioni ha recepito quella del Molise avanzata dal governatore Frattura. Un emendamento, quello del numero uno di via Genova, in cui si pone il problema che riguarda la piccola regione,dove nonostante la popolazione sia inferiore ai 600 mila abitanti bisognerebbe garantire “la presenza di un Dea di II livello, ovvero, il mantenimento in capo all’Hub regionale delle discipline previste con soglia superiore ai 300 mila abitanti, riferibili a patologie tempo dipendenti, per le quali il superamento del limite temporale di novanta minuti renderebbe sostanzialmente inutile l’intervento in emergenza”.
“Nella stessa proposta – fa sapere il numero uno del Molise – abbiamo anche chiesto, per quanto riguarda i punti nascita, di introdurre la possibilità di considerare, in alternativa al semplice criterio del numero di parti per anno, anche quello relativo alla natalità per area”.
“Un passaggio importante”, conclude Frattura riferendosi alle proposte avanzate dal Governo e recepite dalla Conferenza Stato Regioni, “che ci mette nelle condizioni di riaffrontare tali problematiche in sede di ridefinizione del Patto per la salute”.
In definitiva, così come annunciato dal presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni, Sergio Chiamparino, sul tavolo del Governo sono state avanzate tre macro proposte, “avviare il tavolo con l’Aifa sui farmaci innovativi, portare avanti la riforma delle agenzie dell’Istituto superiore di sanità e riprendere l’articolo che era già nell’intesa del Patto della salute per avviare una sua rivisitazione sui tagli dei Lea e sui farmaci innovativi che rendono la situazione per il 2015 difficile e impossibile per il 2016 e il 2017”.
Da una prima analisi, sembrerebbe poi che in Conferenza Stato-Regioni il Governo si sia dimostrato attento agli emendamenti presentati dalle Regioni. Il parere definitivo, che arriverà solo a seguito di approfondimenti tecnici, è stato, però, rinviato a una prossima riunione. “Siamo fiduciosi – è stato il commento di Chiamparino – che si avvierà un percorso virtuoso”.
f.a.