Referendum anti-trivelle, il Movimento 5 Stelle sceglie il mare per chiudere la campagna elettorale: “Andiamo alle urne per scrivere sì”
GIOVANNI CANNARSA
Ultimi colpi di campagna elettorale che domenica 17 aprile 2016 chiamerà gli italiani alle urne per esprimersi sulle trivellazioni in mare. Considerando come sia stata portata avanti la campagna elettorale, prima di tutto ci sono forti dubbi sul raggiungimento del quorum, al di là di quel che sarà l’esito finale di questa consultazione.
A Termoli è sceso in campo il Movimento Cinque Stelle, che di fronte al mare che sovrasta il borgo vecchio ed il Castello Svevo ha ribadito i motivi del “sì”, lanciando pesanti accuse all’atteggiamento dell’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed alla posizione assunta dal premier Matteo Renzi.
Per l’occasione erano presenti i consiglieri regionali Patrizia Manzo e Antonio Federico, Nicolino Di Michele, consigliere comunale di opposizione a Termoli e Simone Cretella, consigliere comunale al comune di Campobasso.
Da Di Michele, padrone di casa, il primo invito al sindaco della città adriatica, Angelo Sbrocca.
“Non basta – ha detto Di Michele – annunciare di andare alle urne ai giornali. Il primo cittadino deve invitare pubblicamente I termolesi ad andare a votare al di la di quel che potrebbe essere l’esito finale della consultazione”.
Il Movimento Cinque Stelle, contro le trivellazioni in mare, ha portato avanti fino ad oggi un serrato volantinaggio proprio nell’intento di portare ai seggi più persone possibili per ribadire l’esigenza del “SÌ”, ossia ad esprimersi contro le trivellazioni selvagge nei mari che bagnano la Penisola italiana. Proprio Termoli qualche mese fa ospito una “reunion” dei presidenti delle regioni del medio e basso adriatico: con Frattura erano infatti presenti in quell’occasione Emiliano della Puglia, D’Alfonso per l’Abruzzo.
Fu firmato una sorta di patto di ferro contro le trivellazioni in mare anche se oggi proprio quel patto rischia di essere sciolto come neve al sole proprio per la posizione assunta dal premier Renzi e proprio perché I presidenti delle regioni di riferimento sono tutti del Pd ma oggi hanno sicuramente pozioni diverse sulla questione trivelle in mare.
Simone Cretella ha poi parlato di “avversari subdoli” in quanto Napolitano ha invitato all’astensione mentre il premier Renzi si è espresso per il non voto.
“Il referendum – ha detto Cretella – ha un doppio valore. Dobbiamo spingere per il si per tutelare le nostre coste ed il nostro mare e l’indotto turistico”.
A seguire Antonio Federico, “c’è una forte volontà di Renzi e Napolitano di creare ostruzionismo al raggiungimento del quorum. Renzi scommette sulla pigrizia degli italiani per legittimare la sua posizione mentre invitiamo I molisani ad uno scatto d’orgoglio per partecipare al referendum”.
A concludere gli interventi, Patrizia Manzo, che ha spiegato come da tempo ci siano proposte per virare rispetto all’utilizzo degli idrocarburi e dei combustibili: “Il futuro sono le energie rinnovabili, oggi Renzi vuol far boicottare il referendum togliendo ai cittadini la possibilità di esprimersi. Mentre per noi è fondamentale votare si per dare un forte segnale a coloro che cercano ancora di sostenere e farsi sostenere dalle lobby petrolifere. Il voto è un dovere, per questo chiediamo ai molisani di recarsi alle urne per esprimere in modo deciso la propria posizione”.