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Protezione Civile, 313 fatture non autorizzate. Ciocca manda i carteggi alla Corte dei Conti

salvatore cioccaSono 313 le fatture ricevute dall’Agenzia regionale di Protezione Civile attestanti spese non autorizzate da alcun impegno formale e in assenza di precisi stanziamenti in Bilancio. A renderlo noto il consigliere regionale delegato alla protezione civile, Salvatore Ciocca.

Un lungo elenco di carteggi su cui l’esponente di Palazzo Moffa pretende ora di vederci chiaro. Ecco perché tutta la documentazione è stata inviata dallo stesso alla Corte dei Conti e per conoscenza alla Procura della Repubblica.

“Dal rendiconto meticoloso effettuato nelle ultime settimane – le dichiarazioni di Ciocca – abbiamo avuto contezza di 313 richieste di pagamento non supportate né da atti amministrativi congrui né tantomeno da corretti stanziamenti di fondi indispensabili per poter far fronte a spese che non risultano, nella stragrande maggioranza dei casi, essere mai state autorizzate. Una situazione, quella riscontrata all’Agenzia regionale di Protezione Civile che ha portato ad attestare, un debito complessivo per circa 2 milioni di euro”.

“L’azione istituzionale che ho inteso intraprendere – ha perciò proseguito il rappresentante dei Comunisti Italiani – alla luce anche delle enormi difficoltà riscontrate dal Collegio dei revisori dei conti, insediatosi con il nuovo Governo regionale e non fin dalla nascita dell’Arpc come invece la legge obbliga a fare  –  è tesa sia alla disamina della situazione economica dell’Agenzia sia alla necessità di fornire risposte serie a chi, senza alcun atto che ne attestasse la regolarità e ne certificasse la praticabilità, ha comunque fornito beni, servizi o prestazioni professionali e al momento non può vedere soddisfatte le proprie istanze a causa dell’assoluta irritualità delle procedure fin qui seguite”.

 

 

 

 

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