Politica

Politiche attive del lavoro e fasce deboli: le priorità dell’agenda di Lidia De Benedittis

La candidata di 'Liberi e Uguali' sulla legge regionale che ha istituito il Fondo per la non autosufficienza: "Un primo passo grazie all'impegno dei sindacati, ma non basta"

Politiche attive del lavoro e fasce deboli. Sono queste alcune delle priorità dell’agenza politica della candidata alle Regionali del prossimo 22 aprile con ‘Liberi e Uguali’, Lidia De Bendittis. Un impegno in prima linea quello della De Benedittis che, dopo anni al fianco dei lavoratori della Uiltucs, ha deciso di mettersi in gioco per vincere una sfida che nasce “dalla necessità di portare all’interno delle istituzioni i temi e le battaglie per le quali mi sono sempre spesa”.

I problemi dei lavoratori, ma soprattutto quelli dei cittadini in genere e, in modo particolare, le esigenze delle fasce deboli della società. E Lidia De Benedittis parte proprio da lì, dal dicembre 2017, quando il Consiglio regionale del Molise, all’unanimità, ha approvato la Legge per l’Istituzione di un Fondo Regionale per la non autosufficienza. 500mila euro con le quali la Regione si è impegnata ad aiutare le persone non autosufficienti e le loro famiglie.

Un “piccolo passo”, di cui il sindacato ha rivendicato il risultato, anche “se non basta”, come ha specificato la De Benedittis. “Abbiamo portato avanti una battaglia importante, ma bisogna fare di più”, ha detto ancora la candidata. E non solo perché di una simile legge sia privo il Paese, ma soprattutto perché l’impegno delle Istituzioni deve essere proporzionale alle esigenze di chi si trova a vivere situazioni di difficoltà. “Il Molise ha compiuto un primo passo in questa direzione, ma il sentiero da percorrere è ancora lungo. La lotta per i diritti non è terminata e il primo impegno da prendere verso le fasce più deboli è quello di incrementare il fondo anche grazie a una dotazione europea”.

De Beneddittis si sofferma, inoltre, sulla difficoltà di inserimento lavorativo di alcune categorie protette. “Ad esempio – dice – pensiamo ai disturbi psichici, l’inserimento lavorativo di queste persone non è mai semplice, ecco perché va potenziato quel collegamento tra istituzioni e aziende, rendendolo capace di realizzare una rete e uno scambio virtuoso, in cui i benefici generati vadano in entrambe le direzioni, ma in modo particolare ricadano sul sociale”.

L’impegno di chi conosce da vicino il mondo del lavoro va poi ad orientarsi proprio in questa direzione. Una rotta da seguire restando al fianco sia dei disoccupati che degli inoccupati. “Nelle politiche attive del lavoro abbiamo il dovere – le sue parole – di ricomprendere la fascia degli inoccupati. Escludendoli, il grave rischio che si corre è quello di mettere da parte tantissimi giovani che il primo lavoro non lo ha mai trovato”.

Sgravi fiscali e contributivi per chi assume in un perimetro ricompreso, a seconda del territorio, nell’area di crisi complessa o non complessa. Promozione di politiche di autoimpiego che vadano a premiare progetti e idee innovative, ma anche controlli mirati sui tirocini, di cui troppo spesso, nel concepimento di una visione meramente assistenzialista, se ne sottovaluta la possibilità formativa e della trasmissione del sapere.

Idee chiare quelle di Lidia De Benedittis, che nascono dalla conoscenza di quelle che sono le reali emergenze del territorio. Priorità che la candidata di ‘Liberi e Uguali’ traccia il giorno in cui dalla Camera arriva il sì alla deroga per il partito che fa capo all’ex Presidente del Senato, Pietro Grasso. Anche con 14 deputati (20 il minimo previsto nel regolamento di Montecitorio, ndr) LeU potrà costituire un gruppo in Parlamento. “Una bella notizia, che ci riconosce come una forza del Paese, arrivata dopo l’ottimo risultato ottenuto in Regione alle scorse Politiche”, commenta infine la candidata.

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Redazione

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