Perimetrazione Parco del Matese, si riapre il confronto per ricomprendere le zone escluse. L’Aula approva la mozione dei dem divenuta bipartisan. Fanelli: “Obiettivo raggiunto”
Per la capogruppo PD si tratta di un documento con cui "il Consiglio regionale torna a riappropriarsi della programmazione territoriale"
La perimetrazione del Parco del Matese torna all’attenzione dell’Aula di Palazzo D’Aimmo. Il Consiglio regionale è tornato a riunirsi nel pomeriggio di ieri, venerdì 29 febbraio, data in cui la seduta del monotematico era stata aggiornata.
Un tema portato all’attenzione dai dem e dalla capogruppo PD, Micaela Fanelli.
L’Ordine del Giorno già nella scorsa seduta era stato trasformato in mozione, il cui contenuto è stato modificato durante l’Assise di ieri. Il documento approvato dall’Aula ha, infatti, voluto fare sintesi “per portare a casa un gol” che di fatto porta il Consiglio a divenire protagonista della programmazione territoriale e tornare a lavorare sulla perimetrazione in concertazione con tutte le parti coinvolte.
Dunque, obiettivo raggiunto per i dem che chiedevano alla Giunta di correggere una perimetrazione che aveva escluso proprio le aree che maggiormente dovevano essere ricomprese, come Campitello e altre zone vocate.
Ed è questo il risultato che la consigliera Fanelli ha, infati, voluto sottolienare. “Un ottimo risultato”, ha commentato la capogruppo PD.
“Il Consiglio regionale ha raddrizzato il tiro sulla perimetrazione, assumendo sulle proprie spalle la corretta competenza sulla pianificazione territoriale e quindi sulle zone escluse e su quelle incluse. L’Aula ha scelto di stare dalla parte giusta, con un indirizzo per eliminare le storture relative a esclusioni importanti, come Campitello Matese, l’area di Civita di Bojano, alcune altre aree protette.
Il Consiglio regionale si è riappropriato della programmazione territoriale e della concertazione con enti, associazioni e comitati”.
“Un risultato importantissimo e bipartisan che ha accolto la proposta del Partito Democratico. Un atto con cui chiediamo, inoltre, che venga istituita in Molise la sede del Parco, nonché sia sostenuta l’adeguata rappresentanza della Regione Molise nel Consiglio direttivo. Il mio va grazie va, quindi, ai colleghi di tutte le forze politiche con i quali oggi è stato possibile scrivere una bella pagina e dare una lezione di contegno istituzionale.
Un passo avanti in direzione della local green economy, ovvero di quelle scelte del territorio in favore di una nuova economia verde che non solo salvaguardi le nostre bellezze ma crei impresa e occupazione. Ora sono certa che la Commissione lavorerà velocemente e bene. Infine, – ha concluso la Fanelli – il nostro indirizzo e quello dell’Ispra sarà finalmente coincidente, rendendo scorrevole e omogenea l’intera procedura per arrivare velocemente alla funzionalità del Parco”.
Soddisfatti anche i consiglieri del Movimento Cinque Stelle che parlano di un documento che pone rimedio “alle lacune contenute nella proposta della Giunta regionale in merito”.
“Abbiamo portato l’esecutivo – commentano i pentastellati – sulle nostre posizioni basate sul modello adottato giorni fa per Campitello Matese, quindi prima di tutto concertazione con Comuni, enti, associazioni. Il dibattito tornerà in Terza Commissione ma questa volta con obiettivi chiari”.
La decisione finale della Commissione dovrà essere sottoposta al Consiglio entro 30 giorni. L’Assise dovrà anche elaborare un documento di Programmazione per il funzionamento del Parco coinvolgendo tutti gli stakeholder e la proposta complessiva sarà infine inviata all’Ispra e al Ministero dell’Ambiente.