Parco nazionale del Matese, Ruta presenta l’obiettivo raggiunto: “Creare un sistema per far conoscere le bellezze del Molise”
ANDREA VERTOLO
“Una vittoria piena e storica per il Molise”, con queste parole il senatore Roberto Ruta ha espresso tutta la sua soddisfazione per il riconoscimento, ormai prossimo, del Parco nazionale del Matese. Nella conferenza convocata per questa mattina, venerdì 26 febbraio 2016, presso la sede regionale del Partito Democratico, il senatore ha poi precisato come “questa battaglia abbia unito tante associazioni, forze politiche e sindacali, oltre che al prezioso contributo dell’Università degli studi del Molise”.
“Il percorso che abbiamo davanti – ha poi sottolineato Ruta – è relativamente breve. Nel mese di marzo la Commissione trasferirà il testo in aula per l’approvazione da parte del Senato, poi lo stesso si voterà alla Camera, infine con decreto da parte del Ministro si istituirà il Parco nazionale con intesa tra Governo e Regione Molise e Regione Campania. Questo tempo – ha continuato il senatore molisano – servirà per un più ampio confronto con la popolazione regionale tutta, a partire da quella residente nell’area del Matese, perché dobbiamo creare un sistema a rete che deve far conoscere le bellezze del Molise. La sfida è servita. Adesso sta alle nostre intelligenze vincerla come scommessa collettiva. La normativa prevede un’ intesa con le regioni su questo abbiamo voluto chiarezza dal ministro in persona perché questa disciplina. Abbiamo la certezza – ha concluso Ruta – che il testo verrà approvato cosi come redatto”.
Un importante contributo è stato apportato da Legambiente, associazione che, in Molise, da anni ha lavorato affinché tale traguardo potesse diventare realtà. La presidente dell’associazione, Manuela Cardarelli, ha voluto precisare come “già dal 1984 che, l’allora Lega per l’ambiente, propose un progetto per l’istituzione di un Parco regionale del Matese, mettendo l’accento sullo sviluppo socio-economico- turistico, avanzando nel contempo delle proposte a riguardo. La prima volta – ha precisato Manuela Cardarelli – che si è parlato di Parco nazionale è stato nel 2010, con la proposta di legge che vedeva come primo firmatario il senatore Francesco Ferrante. Una battaglia lunga, quindi, per valorizzare il più importante polmone verde del meridione centrale. Un passo in avanti – ha concluso – per il turismo ecosostenibile e uno strumento in più per le aziende di quel territorio le quali potranno applicare ai prodotti locali il marchio Parco del Matese”.
La parola è poi passata ad Antonio Tomassone, responsabile ambiente del PD molisano, il quale ha affermato: “Il parco è frutto dell’impegno di tantissime persone che hanno messo insieme un lavoro davvero serio. Un lavoro di squadra svolto all’ombra dei campanili. Se il senatore Caleo ha accolto l’emendamento, inserendolo nel testo di legge, significa che tale proposta è stata davvero valida. Il PD – ha poi precisato Tomassone – attualmente è la forza politica che governa l’Italia ed è giusto che si faccia sinergia attorno ad esso. Onore al merito anche al Movimento 5 Stelle – ha poi concluso, sottolineando come “i pentastellati abbiano presentato una loro proposta, ma non prima di noi, come dicono, perché già nel 2010 fu avanzata dal Partito Democratico”.
Nella perimetria del Parco del Matese è, ovviamente, inserito anche il territorio comprendente il comune di Campochiaro con annesso nucleo industriale. Proprio in quella zona, da tempo, sono esercitate attività illegali atte allo sversamento di reflui industriale nel fiume Biferno. Sulla questione, il senatore Ruta ha affermato: “Stiamo parlando di attività illecite che, come previsto dalle tante leggi a riguardo, costituiscono un grave reato. Certamente con l’istituzione del Parco vi saranno maggiori controlli, ma è compito anche degli amministratori di quelle zone denunciare tali atti alle autorità competenti”.