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Parco eolico di Roccamandolfi, il Consiglio di Stato dà ragione alla Regione Molise e respinge la richiesta di risarcimento danni della Molise Vento srl

20101201094312_UnparcoeolicoinMoliseLa sentenza del Consiglio di Stato, depositata lo scorso mese di gennaio si esprime favorevolmente sulle scelte della Giunta regionale che, in qualità di Autorità Competente per la Valutazione di Impatto Ambientale, ha rilasciato giudizi sfavorevoli di compatibilità per la realizzazione di impianti eolici nel territori odi Roccamandolfi, facendo prevalere nella comparazione degli interessi la tutela del Patrimonio Ambientale, sulla scorta dei contributi negativi motivati nelle dettagliate relazioni degli uffici territoriali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il verdetto di Palazzo Spada ritiene, così, legittimi i provvedimenti impugnati dalla società e respinge la domanda di risarcimento danni avanzata dalla società Wpd Molise Vento srl contro il Comune di Roccamandolfi, la Regione Molise e il Ministero dell’ambiente.

Il ricorso al Consiglio di Stato, contro sentenze di primo grado favorevoli alla Regione Molise, è stato avviato dalla ditta proponente il progetto del parco eolico prevalentemente su questioni inerenti la tempistica di presentazione dell’istanza in riferimento a norme sopravvenute, maggiormente restrittive per la realizzazione dell’impianto.

Tali norme facevano salvi gli impianti per i quali alla data di emanazione della nuova norma (D.M. 17/10/2007), fosse stato avviato il procedimento di autorizzazione attraverso deposito del progetto. Oltre alla conferma del divieto assoluto di realizzazione di nuovi impianti eolici in Zps, Zone a Protezione Speciale (di cui alla Direttiva 92/43/CEE e D.P.R. n.357/1997 e smi), senza necessità del previo esperimento della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA, nei limiti strettamente necessari alla salvaguardia delle specie ornitiche tutelate e dei relativi habitat, la sentenza osserva che il ‘favore’ espresso dai diversi livelli normativi comunitari e nazionali sulla realizzazione di impianti energetici da fonti rinnovabili non è in sé espressione di un interesse pubblico in assoluto capace di prevalere sugli altri che, con lo stesso, possono venire in conflitto.

In sostanza si afferma che “ben può il legislatore individuare l’esistenza di interessi pubblici di maggior rilievo da tutelare ed individuare” che possono prevalere sulla realizzazione di impianti eolici. Si ritiene così legittima “la scelta del legislatore regionale effettuata all’esito della valutazione comparativa dei diversi interessi coinvolti”, dal quale è appunto prevalsa la tutela ambientale.

“Una sentenza che conferma la correttezza dei provvedimenti adottati dalla Giunta regionale e qualifica le nostre valutazioni in materia di tutela del patrimonio ambientale e culturale. Con il presidente Paolo Frattura andiamo avanti nell’adozione di politiche corrette e legittime a esclusivo beneficio del nostro territorio molisano e della qualità di vita che vogliamo garantire ai nostri cittadini. La Giustizia amministrativa ancora una volta dà ragione alla visione e alle azioni che assumiamo”. Lo dichiara l’assessore all’ambiente, Vittorino Facciolla, esprimendo insieme al numero uno della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, soddisfazione per il verdetto.

 

 

Redazione

CBlive

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