Mattarella in Molise, il cerimoniale accende le polemiche. De Matteis diserta l’incontro e alcuni sindaci abbandonano l’aula. “Scriveremo una lettera di scuse al Presidente”
È durata poco più di due ore la visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Molise. Ma il poco tempo trascorso in questo piccolo lembo di terra è stato necessario per accendere le polemiche. Ad innescarle era stato già nella serata di ieri il presidente della Provincia, Rosario De Matteis, che aveva annunciato di non presenziare alla cerimonia di questa mattina. “Il programma non ha previsto l’intervento istituzionale del presidente della Provincia, un’istituzione che ancora esiste. Mi sento offeso”, aveva spiegato De Matteis all’Ansa dopo esser venuto a conoscenza di come Mattarella “ha cancellato dal cerimoniale le Province e i presidenti delle Province”.
A protestare oggi, durante e subito dopo la cerimonia all’Unimol, ci hanno poi pensato alcuni sindaci che in qualche modo si sono sentiti offesi del ruolo marginale e soprattutto della postazione che gli è stata assegnata. In prima fila l’unico amministratore comunale presente che ha potuto indossare la fascia tricolore è stato, infatti, Antonio Battista, sindaco di Campobasso.
Una scelta che non è andata giù a numerosi altri sindaci del Molise. A rompere gli indugi ci ha pensato Luigi Valente, primo cittadino di Vinchiaturo che ha addirittura abbandonato l’aula prima del discorso del Presidente della Repubblica.
Duro il commento che ha corredato uno scatto postato sul profilo Facebook personale e che ben rendeva l’idea della postazione che gli era stata assegnata. “Sta entrando nell’Aula Magna dell’Università del Molise il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita a Campobasso. Questa (riferendosi alla foto) – scrive Valente – è la posizione riservata ai sindaci molisani; tutti sparpagliati nelle ultime file dell’aula. Ai sindaci – prosegue – è stato perfino vietato di indossare la fascia al cospetto della più alta carica dello Stato Italiano. Questa è la considerazione che le Istituzioni del Molise hanno dei sindaci; di coloro che rappresentano lo Stato nei 136 comuni della regione, di coloro che sono in prima linea quotidianamente a cercare di risolvere i problemi dei cittadini senza avere fondi e senza autonomia di gestione. Mi dispiace Presidente Mattarella di non essere presente al suo intervento, – conclude poi Valente – ma io vado via; vado in Comune a lavorare per i cittadini, anche perché lei nemmeno se ne accorgerà”.
Ad unirsi a Valente per abbandonare l’aula, anche il primo cittadino di Petrella Tifernina, Alessandro Amoroso per il quale non si “è mai verificato che gli eletti, al cospetto del Presidente della Repubblica, siano stati collocati in ordine sparso agli ultimi banchi”. Amoroso ha poi fatto anche sapere di voler scrivere una lettera di scuse al Presidente Mattarellla per un cerimoniale che avrebbe relegato a un ruolo troppo marginale i sindaci dei paesi molisani in un contesto che avrebbe dovuto, invece, valorizzare proprio le aree interne, con l’inaugurazione di un centro Unimol ad esse dedicato.
fab.ab