L’annus horribilis della Provincia. De Matteis traccia il bilancio drammatico del 2014 e non avanza speranze per il futuro. “Nel nuovo anno le cose peggioreranno”
FABIANA ABBAZIA
“Non sono abituato alle conferenze stampa di fine anno, ma questa volta mi sembra doveroso, perché molti cittadini credono che la Provincia sia ferma, ma non è così, dato che nonostante le enormi difficoltà continuiamo ad operare”. Va subito al dunque il numero uno di via Roma, Rosario De Matteis, che per il suo quasi quarto anno ha voluto tracciare un bilancio che, come ormai rimarcato da tempo, non lascia prefigurare nulla di buono per il futuro.
“Pur essendo una delle poche province – sottolinea De Matteis – ad aver evitato il dissesto, bisogna pur ricordare che dal 2010 al 2014 si è passati da 22 a 6 milioni di euro di trasferimenti statali. Una situazione paradossale che a prescindere dagli sforzi paralizza i servizi. Un contesto questo – prosegue – che diviene ancora più drammatico se si pensa che nel 2015 la Provincia, oltre ai tagli, dovrà restituire circa 600 mila euro allo Stato”.
Il numero uno di Palazzo Magno dopo aver sottolineato la situazione di grave disagio ha poi anche voluto ricordare tutto quello che è stato fatto, sia per mettere in pratica le sforbiciate imposte da Roma, sia per continuare a garantire i servizi ai cittadini, anche dopo la legge di riordino degli enti locali.
“Dal 2011, anno in cui ci siamo insediati – le parole di De Matteis – abbiamo rimborsato ben 10 milioni di euro all’Inpdap per i contributi non versati, risparmiato 70 mila euro sulle spese telefoniche e ben oltre 200 mila euro sugli affitti. Questo è avvenuto anche per quanto riguarda le scuole dove è stata effettuata una precisa e accurata razionalizzazione. In modo particolare, a Campobasso, l’istituto per Geometri è passato nello stabile del Ragioneria e a breve il Liceo Artistico, attualmente ospitato in locali non di proprietà dell’ente, sarà trasferito in un nuovo lotto che sta per essere completato al Liceo Scientifico di via Scardocchia. Sempre per ciò che riguarda le scuole abbiamo poi in cantiere il completamento della palestra di via Milano e quella dell’Ipia di via San Giovanni, che una volta ultimata potrà ospitare anche gare a livello agonistico”.
De Matteis ha anche ricordato come il mutuo acceso dalla Provincia che sarebbe dovuto servire all’ampliamento della Biblioteca ‘Albino’ sia stato, invece, dirottato in favore dell’Alfano e dell’istituto Nautico di Termoli. Da qui non ha mancato di tralasciare il caso dei lavoratori delle cooperative della bliblioteca ‘Albino’, per i quali si è in attesa di conoscere la decisione da parte della Regione, che dovrebbe prenderli in carica.
Il presidente della Provincia non ha nascosto nemmeno la paura per i dipendenti dell’ente, per i quali l’osservatorio composto dalle due province di Campobasso e Isernia e dalla Regione, in riunione dal pomeriggio di oggi, martedì 30 dicembre, avrà 90 giorni per determinare eventuali esuberi. Per tantissimi il rischio della mobilità, è quindi dietro l’angolo.
Situazione complicata anche per i lavoratori dei Centri per l’impiego, illustrata dall’assessore Di Labbio che dopo aver sottolineato come i costi siano stati abbattuti chiudendo alcuni uffici periferici, ha garantito certezze solo fino al prossimo agosto 2015. “Chi opera in tali strutture – ha detto Di Labbio – è troppo spesso un lavoratore atipico con pochi diritti. Per il momento molto si sta facendo anche grazie al Piano Garanzia Giovani, ma dopo agosto senza un preciso intervento da parte del Governo, resta l’incognita”.
Sui tagli effettuati dall’amministrazione è poi tornato nuovamente anche l’assessore Tramontano che ha voluto sottolineare come “difendere le province non significhi difendere le poltrone, semmai i servizi e la dignità dei cittadini”.
Tramontano ha anche voluto dare una chiave di volta per il futuro, ovvero quella di poter attingere sempre più fondi dalla Comunità Europea, che in questo periodo ha garantito come ha rammentato anche De Matteis il Job Act Molise,“la più importante fiera del lavoro del mezzogiorno”, il progetto Leonardo e altre iniziative.
Con la prima neve che ha imbiancato il paesaggio, da Palazzo Magno è poi arrivato anche un bilancio pesante sul comparto stradale e sui servizi a esso connessi. Ad un cauto ottimismo che ha accompagnato il racconto dei diversi lavori realizzati in quest’anno che volge al termine, come ad esempio la strada che collega Santa Croce di Magliano a Rotello, l’inaugurazione del Rivolo e i lavori da 4 milioni di euro già appaltati per ben 10 gruppi di strade, l’assessore Di Biase ha rimarcato come l’ente sia sull’orlo del fallimento se si pensa che rispetto a 400 mila euro spesi negli anni passati per lo stralcio dell’erba ai lati delle strade provinciali, ora si è costretti a garantire il servizio, per quel che si può, solo con 3 o 4 trattori.
Dunque, un vero e proprio annus horribilis per l’ente di via Roma, che non lascia spazio alla speranza per il prossimo futuro.