Guarracino, Spina e Iannantuono alla vigilia di Ferragosto: “Il sindacato non va in ferie. Non dimentichiamo i problemi occupazionali. La politica molisana deve mettere al centro dell’attenzione il lavoro”
“Il sindacato non va in ferie e oggi siamo qui, davanti alla sede della Giunta regionale del Molise, per porre l’attenzione su una serie di criticità, che hanno toccato, toccano e toccheranno migliaia di lavoratori molisani”: così si sono presentati alla stampa Pasquale Guarracino, Franco Spina e Luciana Iannantuono, in rappresentanza di UILTuCS Molise, FILCAMS Molise e CGIL.
“Nei nostri settori di competenza, turismo, commercio e servizi – hanno affermato i sindacalisti che hanno convocato la stampa alla vigilia di Ferragosto – c’è un’impellente e improrogabile necessità di fornire risposte certe e immediate, oltre che di ascoltare le nostre proposte per la soluzione delle vertenze a tutela dell’occupazione”.
“Il settore del commercio, morso dalla crisi – hanno proseguito –, vede in Molise una legge regionale incapace di far fronte alle peculiarità dei territori e che, dunque, con urgenza va rivisitata, considerando che non ha portato un vero rilancio al settore. La legge sul commercio ha dato slancio soltanto alla grande distribuzione, regolamentando le aperture festive e domenicali, dimenticando e mettendo in crisi le piccole e medie attività, costrette spesso alla chiusura. Noi sosteniamo, pur consapevoli che il governo centrale abbia liberalizzato molti campi, che una buona legge regionale sul commercio possa essere di stimolo, indirizzo e riflessione anche per il governo centrale. Sempre riferendoci al commercio, abbiamo assistito nell’ultimo periodo a un graduale disinteresse verso la vicenda dei lavoratori del Carrefour di Termoli, già da due anni senza occupazione. Dopo
un momentaneo interesse da parte dei politici locali per le sorti dell’ipermercato e del Centro Commerciale San Nicola, destinato alla chiusura certa senza la piattaforma alimentare, nessuna iniziativa, seppur da noi stimolata, è stata portata avanti, con la conseguente perdita di cento posti di lavoro, tra l’ipermercato e l’indotto. Era obbligo della politica fare di più, prendendo contatti con chi fosse seriamente interessato al rilancio della struttura. Ulteriori criticità sono emerse nella società Korai, interamente ‘in house’ alla Regione Molise. Il Presidente della Giunta ha da sempre rassicurato sulle sorti dell’azienda, ma concretamente non si è fatto nulla affinché riprendesse la sua naturale attività, in materia di promozione turistica e di ambiente. Anche in questo caso non riceviamo risposte sulla vertenza avviata. Zero risposte anche per la società Molise Dati: solito problema sul futuro dei lavoratori, ma in questo caso situazione paradossale. Ai precari, ai quali è scaduto il contratto e non è stato rinnovato, sono richieste prestazioni lavorative da parte dei dirigenti della stessa società e dai vertici della Regione Molise, perché all’interno della struttura, seppur con un contratto a tempo determinato, svolgevano e svolgono mansioni specifiche. Altro grande problema riguarda i lavoratori di Esattorie SpA: siamo ancora in attesa di un bando di gara ufficiale, con una clausola che salvaguardi l’occupazione, come promesso dal presidente Frattura. Per continuare, passiamo a parlare della nota vicenda di Molise Security: tanti ex dipendenti attendono di essere ricollocati. Le organizzazioni sindacali si sono battute, affinché si riuscisse con l’intervento degli organi di governo regionale, delle Prefetture e delle Questure, a far entrare gli istituti di vigilanza, in un ragionamento di prospettiva, volto alla salvaguardia occupazionale. Nonostante i nostri sforzi – hanno proseguito Guarracino e Spina – il quadro è tutt’altro incoraggiante. Basta pensare all’Istituto Aldo Tarricone Security, in grave difficoltà e in ritardo nei pagamenti degli stipendi. Non c’è certezza nemmeno sulla continuità lavorativa; per proseguire con l’Istituto Aquila srl, la cui azienda ha spesso parlato di ritardi nei pagamenti da parte dei committenti, tra cui la Regione Molise, quale scusa per il ritardo con il quale si pagano gli stipendi ai dipendenti. Non va meglio all’Ivri: centinaia i lavoratori in difficoltà”.
Dalla sicurezza al settore sanitario: “Abbiamo segnalato alla Regione Molise che la riorganizzazione sanitaria non può non tener conto dei lavoratori che operano nell’indotto servizi: manutenzione, vigilianza non armata, pulizia e mensa, considerando che sono circa mille i lavoratori del settore. Le gare sono scadute da anni e occorre una seria concertazione per i nuovi bandi, che puntino a preservare i posti di lavoro, al fine di non cadere nel rischio di lasciare a casa i dipendenti, come sta succedendo all’ospedale ‘Cardarelli’, dove le aziende che gestiscono la mensa, All foods e Centro, stanno tentando unilateralmente di ridurre le già poche ore di lavoro”.
Per concludere sulla cultura: “Auspichiamo una legge sulla cultura, in modo da evitare di fronte a situazioni di precarietà, come sta succedendo con la Biblioteca Albino”.
Guarracino e Spina, che sono stati ricevuti dopo la conferenza dall’assessore regionale al lavoro, Michele Petraroia, hanno concluso lanciando un messaggio: “Chiediamo a gran voce che la politica molisana, una buona volta, metta al centro della discussione, a tutti i livelli, il lavoro e trovi, con noi, soluzioni condivise a tutte le vicende”.
gf