Giochi della Gioventù, parere favorevole in Commissione alla Camera. Lancellotta: “Inclusione, pari opportunità e sport nelle scuole”
L’On. Elisabetta Lancellotta ha relazionato, nel corso della seduta della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, sulla proposta di legge recante “Disposizioni per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei Nuovi Giochi della Gioventù”.
La Commissione, dopo la relazione, ha espresso parere favorevole a questa importante proposta legislativa che, dopo anni, ripristina lo svolgimento dei Giochi della Gioventù in ambito scolastico.
“Abbiamo inteso, così, rimarcare il valore educativo della pratica sportiva come strumento di inclusione, di socializzazione, di promozione delle pari opportunità e, particolarmente, di promozione della cultura del rispetto delle persone – il commento del deputato di Fratelli d’Italia – Sono certa che sarà una bellissima esperienza di vita per i nostri giovani studenti”.
La proposta di legge si propone di promuovere la formazione sportiva quale strumento, tra l’altro, di socializzazione e di riconoscere l’educazione motoria e la pratica sportiva quali valori fondamentali per l’inclusione, la promozione delle pari opportunità e l’espressione della personalità giovanile.
Sei gli articoli del testo normativo.
L’articolo 2 istituisce i Nuovi giochi della gioventù, promossi e organizzati dal Ministero dell’istruzione e del merito (MIM), di concerto con i Dipartimenti per lo sport e per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri ed avvalendosi della società Sport e Salute Spa, del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e del Comitato Italiano Paralimpico.
Il testo prevede, inoltre, a parità di possesso dei requisiti richiesti per la partecipazione ai Giochi di cui al successivo comma 5, una riserva a favore degli studenti che abbiano regolarmente frequentato determinate attività sportive, favorendo un’equa rappresentanza di genere.
I Nuovi Giochi della Gioventù contemplano la partecipazione degli studenti con disabilità la partecipazione sia a gare integrate sia a gare appositamente dedicate all’interno della medesima manifestazione, nonché una sezione dedicata a sport di squadra dove studenti con disabilità e normodotati posso svolgere insieme attività sportive, quali il sitting volley, il baskin ed il rafroball.
Il testo, inoltre, all’articolo 5 reca misure in materia di prevenzione sanitaria.
Per l’anno scolastico 2024/2025 è previsto l’avvio in forma sperimentale dei Giochi.
“Torniamo a compiere un passo in avanti, ripristinando una competizione di grande tradizione nel campo dell’attività sportiva agonistica studentesca – ha concluso l’On. Elisabetta Lancellotta – Gli originari Giochi della Gioventù, istituiti il 3 settembre del 1968 grazie ad una illuminante intuizione dell’allora Presidente del CONI Giulio Onesti, avevano come finalità quella di combattere il disagio sociale giovanile attraverso i momenti di aggregazione con la pratica sportiva nelle scuole. L’obiettivo fu decisamente raggiunto, tanto che si registrò una forte attenzione e sensibilizzazione delle pratiche sportive, anche oltre l’ambito scolastico. Grandi risultati raggiunti fino al 1998 e, oggi, con una rinnovata organizzazione del sistema sportivo italiano e con lo sport tutelato nella nostra Carta Costituzionale, appare per davvero necessario esercitare il diritto allo sport partendo dai Nuovi Giochi della Gioventù, previsti fin già dalla scuola primaria, e che lascino spazio a tutte le numerose discipline sportive, con particolare attenzione alla partecipazione ed inclusione, nella pratica sportiva, dei nostri studenti con disabilità. Così come delineati, i Nuovi Giochi rappresenteranno, oltre che un fondamentale momento di maturazione dei rapporti interpersonali, anche un vero e proprio avviamento del giovane studente ad una attività agonistica”.