Frattura contro tutti: il Governatore non fa sconti nell’intervento in aula. Obiettivo principale il predecessore Iorio: “Non accetto la morale da chi faceva un certo tipo di politica”
Frattura contro tutti: questo il resoconto dell’intervento in aula, a Palazzo Moffa, del Governatore, chiamato a fungere da avvocato difensore della Giunta regionale e della maggioranza di governo, a una settimana dall’arresto dell’ormai ex assessore alle Attività Produttive, Massimiliano Scarabeo, accusato di frode fiscale e truffa ai danni della Regione Molise.
L’architetto campobassano, iscritto al Partito Democratico ma simpatizzante del contenitore politico-culturale ‘Il Molise di tutti’, ha risposto al suo predecessore, Michele Iorio, il quale aveva lanciato pesanti accuse a Frattura sia attraverso alcuni comunicati stampa sia in occasione della presentazione del suo movimento ‘Insieme per il Molise’.
“Non accetto lezioni di moralità da Michele Iorio” ha affermato Frattura mentre il diretto interessato manifestava espressioni di dissenso, dichiarando a margine del Consiglio che il numero uno di Palazzo Vitale “è inadeguato, nervoso e isterico – le parole di Iorio –. Ha lanciato accuse a me e a persone non presenti a Palazzo Moffa, che non possono difendersi (Massimo Romano che incontrerà la stampa domani, mercoledì 1° luglio alle 12, per replicare alle accuse ndr). Non ha risposto alle domande per le quali è stato chiamato in causa, ovvero quello se sapesse o meno dell’indagine della Guardia di Finanza nei confronti di Scarabeo e, soprattutto, non ha risposto alle domande sui suoi tanti conflitti di interesse e su che fine abbiano fatto i fondi pubblici percepiti dalla sua ex società, la Biocom. Ho chiesto le dimissioni – ha sintetizzato Iorio – perché il Molise non ne può più di Frattura”.
Anche se sulla Biocom, Frattura ha precisato che “in caso di condanna sarebbe pronto a fare un passo indietro”.
A difendere l’operato degli oltre dieci anni di governo Iorio, ci ha pensato anche l’ex assessore all’Agricoltura e al Lavoro, Angela Fusco Perrella, che ha respinto le accuse di clientelismo della politica di centrodestra, lanciate da Frattura.
Frattura ha parlato per quasi mezz’ora, sicuro della fiducia che i partiti di centrosinistra avevano rinnovato alla vigilia del Consiglio regionale di oggi, martedì 30 giugno 2015, la fiducia al Presidente della Giunta regionale del Molise. Solo Sel con Gigino D’Angelo non si era presentato all’incontro nella sede del Partito Democratico, ma a Palazzo Moffa Frattura, in teoria, può contare anche sull’appoggio dello stesso partito dissidente, in quanto rappresentato dal cognato dello stesso Frattura.
Il centrosinistra ha deciso di andare avanti, nonostante l’ex Governatore Iorio e i pentastellati Federico e Manzo abbiamo chiesto a più riprese le dimissioni di Frattura. E sulla questione il Presidente ha affermato “di essere disponibile a far votare una mozione di sfiducia all’aula, solo se avanzata ei modi e nelle forme previste, con le cinque firme necessarie”.
Parlando di Scarabeo, Frattura ha sottolineato come siano state avviate le procedure di revoca del finanziamento (122mila euro) e che la Elcom aveva risposto a un bando predisposto dall’allora Governatore Michele Iorio. Una revoca “predisposti dagli uffici competenti, non perché vi era stato un controllo specifico su quella pratica, ma perché la società richiedente aveva fatto una cessione di ramo d’azienda, procedura ritenuta non sostenibile dalla struttura amministrativa demandata. Di qui la revoca automatica del finanziamento in questione. Tocca ora alla magistratura – l’opinione di Frattura – fare le opportune valutazioni sui vari aspetti della vicenda. E, tra le altre, cose, come affermato dal Procuratore Capo, Paolo Albano, titolare dell’inchiesta ‘Alta tensione’ non c’è commistione tra ciò che viene contestato all’imprenditore Scarabeo col ruolo che lo stesso svolgeva nella Giunta regionale”.
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