Egam, ennesima fumata nera in Consiglio regionale: si torna in aula il 31 marzo. Oltre cento emendamenti e i nuovi equilibri politici non facilitano l’iter di approvazione
Fumata nera, l’ennesima sulla legge istitutiva dell’Egam. Il Consiglio regionale, aggiornato a venerdì 31 marzo 2017 per la discussione della legge sul nuovo ente di gestione idrica, ha vissuto oggi, martedì 14 marzo, una giornata incandescente.
Gli oltre cento emendamenti stanno rallentando i lavori e i nuovi equilibri politici che si vanno delineando fuori da Palazzo D’Aimmo, sicuramente, non facilitano l’iter di approvazione della legge.
La discussione sulla legge di iniziativa della Giunta regionale “Disposizioni in materia di risorse idriche della regione Molise”, così, riprenderà soltanto tra diciassette giorni e solo dopo una conferenza dei capigruppo, programmata dal Presidente dell’assemblea, Vincenzo Cotugno, per la giornata di venerdì 17, occasione per “discutere sull’organizzazione dei lavori, al fine di portare a conclusione l’iter approvativo del provvedimento legislativo”, come si legge da una nota stampa di Palazzo D’Aimmo.
In mattinata, la maggioranza è andata sotto di un voto su un emendamento presentato dall’ex presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Niro, attraverso il quale funzioni, competenze e compenso del direttore generale saranno stabiliti, non più dall’assemblea legislativa regionale, bensì dalla costituenda Egam e, nella fattispecie, dall’Ambito dei Comuni, i cui rappresentanti fissi, grazie a un emendamento di Scarabeo, saranno anche Bojano e Venafro, oltreché Campobasso, Isernia e Termoli.
Il direttore generale, dunque, si sottoporrà al volere dei sindaci che faranno parte del nuovo ente, slegato da decisioni politiche del Consiglio regionale.
Insieme alla minoranza di centrodestra (Iorio, Fusco, Sabusco, Cavaliere) e del Movimento 5 Stelle (Federico e Manzo), hanno votato i consiglieri di maggioranza Niro, Scarabeo, Lattanzio, Totaro e Petraroia. I cinque hanno mandato in tilt il centrosinistra, che ora avrà due settimane di tempo per ritrovare la quadra. Anche se quanto accade fuori dal palazzo, sicuramente, inciderà sugli equilibri interni al Consiglio regionale.
Inutile girarci intorno, la campagna elettorale è iniziata. Purtroppo. A discapito dei cittadini. La speranza è che non venga utilizzata l’approvazione di questa legge soltanto per mostrare i muscoli, in vista dei futuri accordi elettorali.
Si tornerà in aula, dunque, il 31 marzo e si inizierà subito dall’azienda speciale ‘Molise Acque’, che secondo gli orientamenti sarà chiamata a gestire il nuovo ente, la cui gestione dovrebbe restare pubblica.