‘Direzione Italia’ riunisce il centrodestra (senza Patriciello) che ha governato il Molise per dodici anni. Iorio si propone ancora come leader, Fitto ‘studia’ da premier
Inno d’Italia, sala conferenze del Centrum Palace piena, come quando Iorio era governatore e ha amministrato la Regione Molise per dodici anni. Come quando si organizzavano le convention di Forza Italia, partito dal quale è fuoriuscita la coppia Iorio-Fitto. In quelle occasioni c’era anche l’eurodeputato Patriciello, oggi in Regione presente col cognato Cotugno, alla presidenza dell’assemblea legislativa.
Insieme all’ex Presidente della Giunta regionale del Molise, per la presentazione del movimento ‘Direzione Italia’, che ha visto la partecipazione del suo leader Raffaele Fitto, ex governatore della Regione Puglia ed ex ministro del governo Berlusconi, i suoi vecchi amici di governo: il senatore Di Giacomo, Fusco Perrella, Di Sandro, De Matteis, Berardo, Pallante, Tiberio, Mario Colalillo, l’avvocato Umberto Colalillo, Di Falco, Mazzuto, Scasserra, quest’ultimo da qualche settimana dimessosi da Palazzo San Giorgio. C’erano anche i consiglieri comunali di Campobasso, Cancellario, Perretta e Fasolino. Assente, invece, Pilone, un forfait notato dai più, considerando il suo ruolo (il più incisivo) di vera opposizione nell’assise civica del capoluogo molisano.
Presenti gli amministratori di minoranza di Bojano, Spina e Perrella. Non c’era Romano, salutato pubblicamente da Iorio. Tra il pubblico il sindaco di Isernia, D’Apollonio; quello di Roccamandolfi, Lombardi; l’ex primo cittadino di Termoli, Di Brino.
“Noi diciamo basta a un centrodestra che vuol fare tutto e il contrario di tutto – ha affermato l’eurodeputato Raffaele Fitto – e siamo in una fase in cui possiamo costruire potenzialmente una coalizione vincente. Il Partito Democratico, infatti, si è spaccato ed è reduce da una negativa esperienza governativa, mentre il Movimento 5 Stelle sta fallendo la sua esperienza di governo al Comune di Roma. Puntiamo a un nuovo centrodestra, che non prenda le decisioni in pochi in una stanza, ma siamo propensi a trovare insieme le regole per un sistema di elezioni primarie adeguate, che possano stabilire le gerarchie”.
“Direzione Italia – ha dichiarato il leader nazionale del movimento liberal-conservatore – vuole dare risposta ai problemi del Mezzogiorno, dimenticato da questo governo. Basta agli slogan, servono i fatti, che noi faremo se dovessimo andare al governo nazionale e regionale. Con Iorio mi unisce stima e amicizia. Da ministro assicurai un Patto per il Molise da un miliardo e duecento milioni di euro, parte dei quali restituiti dal governo regionale molisano di centrosinistra. Lo stesso che, dopo tre anni, non ha utilizzato nemmeno un euro dei 140 milioni di euro dei fondi europei 2014-2020. Il vero patto che la Regione Molise ha stipulato con un governo nazionale è stato proprio quello sancito dal sottoscritto con Iorio, perché quello del duo Renzi-Frattura è stato il Pacco per il Molise. Un accordo senza alcun valore giuridico-amministrativo”.
Il ruolo di Forza Italia nel centrodestra? “Noi siamo andati via dal partito azzurro per la mancanza di regole e per la nostra contestazione del Patto del Nazareno. Ci siamo opposti alla riforma costituzionale e alla legge elettorale e abbiamo avuto ragione. Sento Berlusconi parlare di misure che costerebbero oltre cento milioni di euro, tra reddito di cittadinanza e dentiere, senza sentirgli dire dove andare a reperire le coperture economiche. Con queste premesse staremmo sulla strada sbagliata”.
Nel corso della serata sono intervenuti sul palco la larinese Graziella Vizzarri, il giovane Christian Zaani e Marco Condidorio, quest’ultimo presente con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti del Molise.
“A febbraio 2018 – le parole di Iorio – Frattura e questo governo regionale andranno a casa. Hanno distrutto il territorio, basta pensare che festeggiano l’area di crisi, una misura che si ottiene quando si fa tabula rasa di un territorio. Noi pensiamo al futuro per crescere, con idee vincenti. Questa nuova avventura mi vede ancora in prima linea, all’opposizione, nella speranza che ci sarà un risveglio delle coscienze. Da par mia, ce la metterò tutta, a qualsiasi livello dovessi impegnarmi”.
“La rinascita del centrodestra in Molise – ha proseguito Iorio – risiede a Isernia e Agnone, dove sono tornate amministrazioni comunali dei nostri amministratori. Mi complimento con il Comune altomolisano, che sta lavorando sulla possibilità di far assegnare alla città di Agnone il titolo di Capitale Europea della Cultura 2020. È il segno che dove amministra il centrodestra si fanno i fatti”.
“Il centrosinistra regionale – ha sottolineato Iorio – non riceve gli amici di Iorio o, comunque, chi non sposa la loro linea. Questo è uno dei tanti motivi dell’esasperazione dei nostri concittadini”.
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