Corpo Forestale, il Consiglio regionale approva un ordine del giorno per dire no alla cancellazione. Frattura: “Posizione ferma come per la Corte d’Appello”
Il Consiglio Regionale del Molise, tornato a riunirsi nella mattinata di oggi, martedì 2 settembre, così come fatto lo scorso 27 agosto per l’ipotetica cancellazione della Corte d’Appello di Campobasso, ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno, proposto dal consigliere Monaco e sottoscritto da numerosi altri consiglieri, sulla “Paventata soppressione del Corpo Forestale dello Stato”. Un provvedimento con il quale si “impegna il Presidente della Giunta regionale e il Presidente del Consiglio, ciascuno per quanto di propria competenza, a porre in essere nei confronti del Governo nazionale e del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, tutte le iniziative necessarie, atte ad evitare che il Corpo Forestale dello Stato venga soppresso”.
La problematica, portata al vaglio dell’assemblea, si inquadra nell’ambito del progetto di “Riforma della Pubblica Amministrazione”, intrapreso dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e, in parte, già concretizzatosi. Per il Corpo Forestale dello Stato è, infatti, in corso l’iter di approvazione di una legge delega secondo la quale il Governo dovrà emanare decreti legislativi per razionalizzare le funzioni di polizia e riorganizzare il Corpo stesso con l’eventuale assorbimento delle sue funzioni in quelli di altri Corpi di polizia.
Sia Monaco che tutti gli altri consiglieri intervenuti, hanno difeso a spada tratta tale istituzione, la cui soppressione rappresenterebbe un’autentica penalizzazione per il Molise. “Duecento anni di storia – ha detto Monaco – non si possono cancellare in nome di uno snellimento della organizzazione amministrativa, specialmente se non è ancora chiaro come continuare lo stesso tipo di attività. Per questo mi chiedo perché mai sciogliere il Corpo forestale per farlo confluire in una Polizia Ambientale che ancora non ha una identità. Dobbiamo far sentire la nostra voce perché si accantoni questa ipotesi” ha poi concluso il rappresentante di palazzo Moffa.
Anche il governatore Frattura, ribadendo che la maggioranza si “è candidata per amministrare la Regione, non per farla liquidare”, ha sottolineato come, anche per il Corpo Forestale il governo regionale “sarà fermo e deciso come per la Corte d’Appello”. Così come la settimana scorsa il numero uno del Molise ha voluto rimarcare il possibile passo indietro verso il premier Renzi, nel momento in cui gli accordi presi dovessero venir meno. Senza quella “condivisione di intenti col governo nazionale raggiunta quando abbiamo affrontato il tema delle piccole Regioni e della loro autonomia – ha specificato Frattura – cambierebbe anche l’atteggiamento politico del sottoscritto. Intanto il 29 agosto il consiglio dei ministri non ha preso alcuna decisione sulla Corte d’Appello non essendo all’ordine del giorno e per l’autostrada del Molise – ha concluso il governatore – sicuramente non sarà l’infrastruttura ‘Telesina’ a sottrarci i fondi”.