Candidati ai raggi X: Andrea Greco aspirante governatore 5 Stelle sfida i competitor: “Dimostrino di non aver commesso reati contro la Pubblica Amministrazione”
Nella sua prima uscita pubblica, il candidato alla carica di presidente del Movimento Cinque Stelle, Andrea Greco, lancia la sfida a chi il prossimo 22 aprile correrà per lo scranno più alto di Palazzo D’Aimmo. Coerentemente con il nuovo codice etico del Movimento, lo fa mostrando il suo certificato rilasciato dal Tribunale di Isernia dove non appare alcuna pendenza giudiziaria. “Chi si propone di amministrare, – dice Greco – deve farlo secondo etica e giustizia e, secondo questi due principi non si può ricoprire un simile ruolo avendo compiuto reati contro la pubblica amministrazione”.
Il diktat arriva puntuale ai competitor delle altre coalizioni, alcuni dei cui nomi non sembrano essere, nel momento in cui Greco parla, nemmeno tanto certi. “Questo che vi mostro – dice il candidato governatore mostrando i carteggi ai presenti – rappresenta il primo atto di trasparenza nei confronti dei cittadini molisani. L’ho fatto io e lo abbiamo chiesto a tutti i candidati del M5S. Perciò sento di lanciare un appello a tutte le altre forze politiche e a tutte le altre coalizioni a fare lo stesso”.
Nel momento in cui Greco arriva a uno dei punti fondamentali del suo discorso, l’emozione iniziale è svanita. Non prima, però, delle parole di ringraziamento che ha avuto per la consigliera Patrizia Manzo, alle cui votazioni sulla piattaforma Rosseau Greco ha soffiato il posto per la corsa alle regionali con molto più che una manciata di voti. Parole di stima anche per il neoeletto senatore Luigi Di Marzio che definisce un po’ come “il papà del Movimento”. Quello che oggi è alla guida dei pentastellati del Molise definisce, inoltre, i due esponenti a Palazzo D’Aimmo (Federico e Manzo ndr) come “due esempi di onestà e coerenza”.
Dopo le parole di rito ci sono poi le promesse di un programma che a breve sarà illustrato ai cittadini e nel quale alcune delle priorità sembrano essere sanità, viabilità e aree interne.
Greco 33enne di Agnone si dice, infatti, pronto a combattere per i dritti che rendono uguali i cittadini, andando oltre quello che ha caratterizzato in questi anni il Movimento. “La restituzione delle indennità – dice – per noi è qualcosa di superato, di vecchio. È qualcosa di estremamente scontato. Tutti sanno ad esempio che Antonio Federico e Patrizia Manzo in questi anni hanno rinunciato a ben 300mila euro. Ecco perché, probabilmente, questo aspetto così scontato non sarà presente nemmeno nel nostro programma”. Ci sarà invece la sanità e l’idea di un privato capace di affiancarsi al pubblico, senza sostituirlo. Ci sarà il lavoro e ci sarà un’attenzione a quanto avviene a Bruxelles, “perché le vere partite per le regioni – dice Greco – si giocano lì”.
Per il giovane candidato “ci sarà un governo democratico e scelte che avverranno secondo i criteri di giustizia”. “Fino ad ora abbiamo dimostrato – le sue parole – di avere mani libere e voglia di lavorare. Continueremo a farlo”.
A dirsi certo che il Molise sarà la prima regione a Cinque Stelle è poi Antonio Federico. Chiede ancora più affetto di quello ricevuto il 4 marzo il neo eletto senatore, Luigi Di Marzio, che rievoca il passato da attore di Greco. “Andrea – racconta – aveva la possibilità di fare carriera nel mondo dello spettacolo, ha scelto invece l’impegno politico per cambiare le cose. Io sono della generazione del dopoguerra, – riflette Di Marzio – ho visto la ricostruzione del Paese, ma ho visto anche la stessa mia generazione ridurre l’Italia in questo modo. Quindi a chi accusa i giovani del Movimento di inesperienza, io rispondo che è molto meglio questo che un’esperienza capace di generare interessi. Andrea – conclude Di Marzio – è un giovane uomo che ha in sé la speranza di un futuro migliore, non come chi è logorato dagli interessi”.
Nella piccola saletta dell’incubatore sociale di Campobasso, tra gli attivisti c’è un clima di fiducia. Ci sono applausi che si susseguono e si ripetono, proprio come se, la partita appena iniziata in realtà fosse quasi già vinta.
fa