Campobasso e l’ultima vittoria dei 5 Stelle in solitaria, Di Maio apre ai civici. Cosa cambia nella terra delle grandi ammucchiate?
Le amministrative di maggio, così come quelle di Campobasso che hanno visto la vittoria dei pentastellati, potrebbero rappresentare l’ultima tornata elettorale in cui il Movimento Cinque Stelle ha deciso di correre in solitaria. Parola del vice premier Luigi Di Maio.
L’esponente del Governo gialloverde apre definitivamente a sperimentazioni di cui si era già parlato in occasione dell’ultima tornata elettorale. Questa volta lo fa in maniera esplicita e, probabilmente, con maggiore convinzione visti i risultati delle precedenti elezioni. In autunno, infatti, ci sono importanti appuntamenti elettorali e correre in solitaria potrebbe essere deleterio per un movimento che, a livello nazionale, sta perdendo consensi in termini percentuali.
Occasione ghiotta diventa, quindi, il voto del prossimo autunno quando i cittadini di Emilia Romagna, Umbria e Calabria saranno chiamati a eleggere i nuovi Consigli regionali.
“Penso che le nuove regole del Movimento 5 Stelle, che stiamo discutendo in queste ore, consentiranno di poter partecipare alle elezioni regionali non più come un’unica lista contro delle ammucchiate di liste. Vogliamo mettere insieme i movimenti, i comitati, i gruppi civici con cui abbiamo lavorato in questi anni sui territori”, ha, detto, infatti, ieri Di Maio all’interporto di Bologna in occasione dell’inaugurazione del nuovo hub di Poste Italiane.
Si tratta di dichiarazioni che potrebbero cambiare gli assetti anche in Molise, da sempre terra di grandi ammucchiate e dove, sia il centrodestra che il centrosinistra, sono ancora impegnati ad arginare faide interne o, in alcuni casi, porre un freno alla prevaricazione di interessi privatistici. Gli stessi probabilmente che, solo qualche mese fa, hanno portato alla sonora sconfitta di un capoluogo di regione che ha scelto, in controtendenza nazionale, un sindaco 5 Stelle.
Se gli stessi pentastellati dovessero essere interessati a conquistare anche lo scranno più alto della Provincia di Campobasso, in Molise lo scossone potrebbe essere doppio e probabilmente facilitare la strada a un Movimento che, per contrastare i nemici, pare sia interessato a seguire proprio la strada tracciata dalla politica di sempre.
In fondo, come ricordava Marco Tullio Cicerone: “Vivere est cogitare – Vivere è pensare”.