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Bojano, arriva il commissario prefettizio. Nessun ripensamento per l’ormai ex sindaco Di Biase

Le dimissioni del primo cittadino si rifletteranno anche sulla composizione del Consiglio provinciale: esce Mariacristina Spina, entra Alessandro Pascale

Il sindaco di Bojano, Marco Di Biase non ha ritirato le proprie dimissioni.

Scaduto alla mezzanotte di oggi il termine ultimo per farlo. Senza pronuncia da parte dell’ormai ex primo cittadino le dimissioni, avanzate venti giorni fa, sono diventate esecutive, dunque, irrevocabili.

Nel comune matesino arriverà il commissario prefettizio. A quest’ultimo il compito di gestire l’ordinaria amministrazione e condurre il Comune di Bojano al voto. Se la crisi di Governo dovesse culminare con lo scioglimento delle Camere, non è da escludere come i cittadini del centro alle pendici del Matese possano essere chiamati alle urna insieme alle Politiche.

Negli ultimi giorno qualche rumors vedeva Di Biase pronto a tornare sui propri passi. Così come l’ipotesi di pressioni dall’alto per la revoca.

In realtà, nella conferenza stampa convocata dopo la presentazione delle dimissioni, Di Biase aveva chiuso alla possibilità di ripensamenti, evocando un miracolo che, di fatto e come previsto, non c’è stato.

L’incontro con i giornalisti era stata anche l’occasione per spiegare i motivi di tale decisione, sofferta ma forse doverosa, per un’amministrazione alle prese, sin da subito, con diversi problemi e con un dissesto finanziario e debiti accumulati negli anni delle legislature precedenti.

Il mancato ritiro delle dimissioni del sindaco di Bojano avrà ripercussioni anche sulla composizione del Consiglio provinciale di Campobasso, alle prese con l’elezione del suo nuovo presidente il prossimo 3 settembre.

A perdere lo scranno da consigliera sarà Mariacristina Spina, espressione di quel centrodestra che fa capo all’europarlamentare di Forza Italia, Aldo Patriciello, nonché moglie del consigliere regionale, Gianluca Cefaratti. Al suo posto subentrerà il consigliere comunale di Campobasso, Alessandro Pascale, eletto lo scorso 26 maggio con la Lega e primo dei non eletti lo scorso 31 ottobre 2018.

La ripercussione sul voto per il nuovo vertice dell’ente di via Berta si farà sentire anche perché all’appello, il 3 settembre, saranno i voti degli esponenti di Palazzo Colagrosso che, decaduti dal ruolo di amministratori, non potranno prendere parte all’elezione di secondo livello che servirà a scegliere il nuovo presidente della Provincia di Campobasso.

Redazione

CBlive

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