A Palazzo Vitale si lavora per salvare i presidi territoriali della provincia di Isernia. Per Cotugno “difendere un territorio a rischio”, Veneziale sottolinea “cerchiamo soluzioni adeguate”
ANDREA VERTOLO
Lo scenario che si andrebbe a verificare sulla provincia di Isernia, qualora i tagli dettati dalla spending review sancissero la chiusura della Prefettura, della Questura e del Comando dei Vigili del Fuoco, preoccupa, e non poco, la popolazione isernina e di riflesso tutta la regione.
Per questo motivo, nella sala conferenza di Palazzo Vitale, l’associazione politico-culturale ‘Il Molise di tutti’ e il Presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, hanno fatto il punto sulla situazione dei presidi territoriali della provincia di Isernia, interessati dal piano di riforma del ministero dell’Interno.
Al fianco del Presidente, il consigliere regionale Cristiano Di Pietro, il quale ha sottolineato: “Noi del ‘Molise di tutti’ siamo convinti che, per la difesa del territorio isernino, un dialogo istituzionale sia doveroso. Per questo motivo – ha proseguito l’inquilino di Palazzo Moffa- ci appelliamo sia ai rappresentanti parlamentari molisani, sia al gruppo dei 5 stelle, per portare avanti una battaglia senza steccati ideologici”.
Sulle operazioni politiche, in via di svolgimento, ha preso la parola il consigliere regionale Carlo Veneziale, espressione politica proprio del territorio pentro: “Insieme alla segretaria del PD, Micaela Fanelli, abbiamo avuto un incontro a Roma con il sottosegretario al Ministero degli Interni, Domenico Manzione. Il provvedimento che ha coinvolto il territorio isernino – ha spiegato l’esponente di Palazzo Moffa – trae origine dalla riforma ‘Salva Italia’ voluta dal Governo Monti. Il provvedimento parte dal presupposto di eliminare gli sprechi, in questo senso la Prefettura di Isernia, in quanto immobile posto in affitto, ha un costo elevato. Per questo motivo crediamo di riuscire ad evitare qualsiasi inglobamento nella provincia di Campobasso, lavorando su altre ipotesi di collocamento della struttura stessa, ma sempre all’interno della città d’Isernia. Inoltre – ha concluso Veneziale – avremo la possibilità di porre i nostri argomenti nella Conferenza Stato-Regioni proprio per dare un rinvio al provvedimento”.
A rimarcare l’importanza di tali insediamenti istituzionali nel capoluogo isernino, anche il consigliere regionale (prossimo alla presidenza del Consiglio) Vincenzo Cutugno, che ha chiosato: “Isernia è da sempre un territorio a rischio, anche per ciò che riguarda la criminalità. Mantenere presidi istituzionali come la Prefettura e la Questura è un azione doverosa per mantenere alte le difese dello Stato in tutta la zona”.
In conclusione, le parole del Governatore Paolo Di Laura Frattura: “La questione di Isernia – ha spiegato il presidente – interessa tutta la regione. Siamo convinti che la discussione, che si verificherà nei prossimi mesi, possa dare delle risposte costruttive. Insieme al Molise anche altre regioni stanno subendo questi tagli dettati dalla spending review. Per questo motivo”- ha concluso-“ faremo fronte comune con altri governi regionali, per evitare che queste operazioni indeboliscano i nostri territori”.