A ore sciolto il rebus del toto assessore. Sul papabile Mazzuto l’esercito della Lega non ci sta e spinge per la Romagnuolo
Ancora poche ore per sciogliere il rebus del toto assessori che ormai impazza tra le stanze di Palazzo Vitale, dove in queste ore il neo eletto presidente della Regione, Donato Toma, sta incontrando i consiglieri eletti. Così come anticipato da CBlive sabato 12 maggio, il governatore assegnerà questo pomeriggio le deleghe.
Ma i rumors e le indiscrezioni sui possibili papabili hanno fatto già nascere i primi mal di pancia all’interno della coalizione di centrodestra. Un caso particolare quello della Lega Nord, dove da Roma ci sarebbero state pressioni per la nomina dell’esterno Luigi Mazzuto, coordinatore regionale del partito. A discapito della prima eletta, con 1682 preferenze, Aida Romagnuolo.
E a scrivere al governatore Toma è la stessa Romagnuolo che, insieme all’altra consigliera Filomena Calenda, al suo sostegno ha schierato alcuni candidati della lista, ma anche gli esponenti del coordinamento provinciale di Campobasso, i coordinatori cittadini e gli esponenti del movimento provinciale giovanile. Nomi, uno dietro l’altro, che rappresentano le sottoscrizioni alla lettera indirizzata al governatore, al quale si chiede di rispettare la volontà dell’elettorato molisano.
“I sottoscritti – si legge nel testo della missiva – ritengono con grande umiltà, grande senso di responsabilità e soprattutto doveroso servizio per la Comunità molisana e il suo territorio, sottolineare che un eventuale posto in Giunta Regionale spettante alla Lega, debba essere attribuito all’eletta Aida Romagnuolo, prima eletta al Consiglio Regionale del Molise nella lista della Lega, Coordinatore Provinciale della Lega di Campobasso e unica rappresentante del centrodestra eletta nel Basso Molise”.
“Diversamente, – fanno sapere ancora i firmatari – qualunque altra decisione presa, sarebbe e verrebbe considerata come un alto tradimento da parte nostra, per quelle migliaia e migliaia di cittadini elettori molisani che hanno lealmente votato Lega, hanno riposto le loro angosce e le loro aspirazioni alla Lega e in Matteo Salvini, hanno votato per il cambiamento, hanno votato per chi è sceso in capo mettendoci la faccia. Significherebbe insomma, – specificano – tradire la volontà popolare ed il sacrosanto principio della democrazia partecipative ed assembleare, sarebbe tradire Matteo Salvini, il nostro leader che, sul Molise, ha progettato una grande scommessa con la rivoluzione del buonsenso, ci ha spinti ad impegnarci per il riscatto dei tanti molisani, ma anche per il reale rinnovamento della classe politica regionale e locale”.
Ovviamente tra tutti coloro che hanno inteso chiedere a Toma di voler rispettare il voto popolare, tra gli altri, manca la firma proprio del coordinatore regionale, lo stesso Luigi Mazzuto.