Consiglieri surrogati fuori da Palazzo D’Aimmo, Scarabeo e Tedeschi ricorrono al TAR Molise
Il travagliato Consiglio regionale di questa mattina, lunedì 20 aprile 2020, inizia con il ricorso presentato al Tar Molise da Massimiliano Scarabeo e Antonio Tedeschi, tramite gli avvocati Pino Ruta, Massimo Romano e Margherita Zezza, per chiedere una misura cautelare urgente, ai sensi dell’articolo 56, comma 1 del Codice di Procedura Amministrativa, ritenendo che la disposta revoca dei componenti della Giunta regionale, in assenza della nomina dei nuovi assessori, non determina la cessazione immediata della loro carica stante la necessità di preservare, nelle more, la funzionalità dell’organo esecutivo, mediante l’automatica prorogatio dei primi nelle funzioni assessorili, in virtù del generale principio di continuità amministrativa degli organi costituzionali, come espressamente previsto dallo Statuto regionale (L.R. 10/2014, art. 36, co. 4), con conseguente preclusione all’assunzione della contestuale qualifica di consiglieri, stante peraltro l’espressa condizione di incompatibilità con la carica di consiglieri (carica, quest’ultima, che, pertanto, sino alla nomina dei nuovi componenti della giunta, dovrà continuare ad essere svolta dai supplenti).
“Il Presidente avrà tutto il tempo per regolare i conti sul tavolo politico e togliersi i sassolini dalle scarpe, purché non metta a rischio l’economia regionale, tanto più in questo periodo di emergenza. Essendo un esperto di bilanci, Toma dovrebbe sapere che in questo modo la delibera di approvazione del bilancio è illegittima in quanto votata da un Consiglio regionale illegittimamente costituito. E il danno per il Molise sarebbe incalcolabile”, il commento dei consiglieri Antonio Tedeschi e Massimiliano Scarabeo.