Patriciello attacca Iorio e Tartaglione: “Con Ricci vince la sinistra e perde il centrodestra che ha violato l’accordo su Ianiro”
Dopo gli auguri di rito all’indomani dell’elezione alla presidenza della Provincia di Isernia del sindaco di Venafro, Alfredo Ricci, arriva la dura accusa dell’europarlamentare di Forza Italia, Aldo Patriciello.
“Sulle ultime elezioni provinciali a Isernia – le parole di Patriciello – ho letto in queste ore rivendicazioni politiche e ricostruzioni dei fatti a dir poco fantasiose. Un vecchio modo di fare e intendere la politica, insomma: intestarsi una vittoria per nascondere una sconfitta (il riferimento nemmeno troppo velato è alla nota dell’ex governatore Michele Iorio che ha fortemente voluto la candidatura di Ricci, ndr). Perché, al di là delle dichiarazioni estemporanee e miopi che lasciano il tempo che trovano, credo sia chiaro a tutti che a vincere è stata la sinistra. Ma per vincere occorre sempre qualcuno che perda. E in questo caso, a perdere, è stato il centrodestra, o quanto meno quella parte che, violando l’accordo raggiunto sul nome di Ianiro, ha finito per votare il candidato votato dall’intera sinistra, la cui compattezza è stata determinante ai fini dell’esito elettorale”.
Si ricordi che Alfredo Ricci è diventato sindaco di Venafro nel giugno 2018, battendo l’uomo dell’europarlamentare, Nicandro Cotugno.
“Niente contro il neo-Presidente Ricci, cui ho già rivolto gli auguri di buon lavoro, ci mancherebbe – precisa Patriciello – Ma c’è poco da esultare, a mio avviso: la fuga in avanti di chi è venuto meno ad un accordo è una brutta pagina politica, un atteggiamento che risponde più a logiche personali che non all’interesse politico del centrodestra. In tali occasioni serve estrema chiarezza: il modello con cui ha agito in questa occasione Forza Italia è un modello che non mi appartiene. Per il futuro niente sarà più come prima. E bene ha fatto Niro, a cui si deve riconoscere il grande lavoro che sta svolgendo sul territorio, così come anche il presidente Micone, a chiedere spiegazioni”.
“Lo dico come semplice cittadino, come esponente del partito nonché come parlamentare europeo di questo territorio, eletto grazie alle tantissime preferenze che mi hanno consentito di essere il secondo più votato d’Italia, dopo Berlusconi, e non perché semplicemente baciato dalla fortuna”, conclude Patriciello.
Angelita Ciccone