Azzeramento delle deleghe agli assessori regionali, tre i presunti motivi dietro la decisione di Toma: verifica politica, la sfida lanciata alla Lega e a Romagnuolo, la scelta dei candidati sindaci
Una verifica politica sugli obiettivi raggiunti dagli assessori, la querelle interna alla Lega e le amministrative di Campobasso e Termoli. Tante le motivazioni che avrebbero indotto il governatore Donato Toma ad azzerare le deleghe, pur mantenendo intatta la squadra degli assessori nominati lo scorso mese di maggio.
Un fulmine a ciel sereno per tutti gli assessori. C’è chi dice, tra gli esponenti dell’esecutivo, di aver sentito Toma poco prima dell’azzeramento delle deleghe senza che il Presidente della Giunta regionale del Molise avesse manifestato tale simile ipotesi.
Toma vorrebbe una maggioranza coesa, disposta a difendere le scelte del governatore e della maggioranza. Tra i malesseri del massimo esponente di Palazzo Vitale ci sarebbe, infatti, anche il silenzio della maggioranza relativamente alle polemiche per le dichiarazioni sul proprio stipendio e sui fondi assegnati a Molise Sviluppo per un piano sul turismo.
Tra le maggiori spine nel fianco della maggioranza, inoltre, ci sarebbe la capogruppo della Lega, Aida Romagnuolo. E che il rapporto tra i due fosse teso, a confermarlo anche una frase sibillina del governatore a Teleregione. “Aida Romagnuolo è la Lega? Non lo so. Me lo dovranno dire Salvini e Mazzuto. Se Romagnuolo è la Lega ne trarremo le conseguenze. Io sono una persona che ragiona prima che agisce, ma poi agisce e non ragiona più”. Un nervosismo dettato dall’essere Aida Romagnuolo l’unico esponente di Palazzo D’Aimmo pronta a criticare l’operato della Giunta e della maggioranza. Una lunghezza d’onda, che, relativamente ai fondi sul turismo assegni alla società in house presieduta da Claudio Pian, si è accodato anche l’ex governatore Michele Iorio.
Non ultimo, l’argomento Amministrative 2019. Toma rivendicherebbe a sé la scelta, su cui avrebbe le idee chiare (una donna della società civile, ndr). Qualche altro assessore convergerebbe su altre figure. E anche su questo argomento, Toma è stato sibillino: “Gli assessori componessero le liste, poi ci sederemo al tavolo e ne discuteremo”.
Giuseppe Formato