1.300.000 euro a Sviluppo Italia Molise per un piano strategico sul turismo. La denuncia dei pentastellati: “Lavoro pagato a peso d’oro per i soliti amici fidati”
Mentre i molisani si preparavano al cenone di fine anno, l’assessore regionale al Turismo Vincenzo Cotugno, con la complicità del governatore Donato Toma, ci ha regalato un’altra perla, o meglio l’ha regalata a qualche amico fidato. A denunciarlo sono i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle.
Con la Delibera di Giunta regionale del 606 del 31.12.2018 – scrivono i rappresentanti pentastellati – è stato approvato “il progetto esecutivo del ‘Piano Strategico regionale per lo Sviluppo del Turismo’ elaborato dall’Agenzia regionale per lo Sviluppo del Molise (Sviluppo Italia Molise S.p.A.), dell’importo complessivo di euro 1.304.815,01, da realizzare in 30 (trenta) mesi nell’ambito dell’Azione ‘Molise che incanta – Azioni di promozione, marketing, autonarrazione e comunicazione del sistema della cultura e del turismo molisani’. Parliamo della Linea di intervento ‘Programma Integrato per lo sviluppo e la promozione del turismo’ dell’Area tematica ‘Turismo Cultura e Valorizzazione delle Risorse Naturali’ del Patto per lo Sviluppo della Regione Molise.
In pratica – incalzano i sei consiglieri regionali d’opposizione – la sola redazione del Piano per il Turismo costerà ai molisani oltre 1.300.00 euro. Soldi che potrebbero servire al rilancio immediato del comparto e che invece ci faranno perdere altro tempo, due anni e mezzo per la precisione. Sviluppo Italia, società in house della Regione Molise, per realizzare il Piano potrà assumere almeno ‘sei figure’ che in qualche caso potrebbero arrivare a percepire 175.000 euro in 30 mesi, il tempo previsto per realizzare il Piano. Questo vorrà dire che fino all’estate del 2021 il Molise non conoscerà cosa la Regione vuol fare con il turismo, uno dei suoi settori strategici. Il tutto, smentendo clamorosamente l’assessore Cotugno il quale, durante gli Stati Generali del Turismo andati in scena a Termoli il mese scorso, aveva annunciato che il Piano avrebbe trovato piena attuazione entro la fine del 2019.
Non solo – proseguono ancora Greco, Manzo, Primiani, Nola, Fontana e De Chirico – A proposito di Sviluppo Italia: per autodefinizione, la società concentra la propria mission “sulla realizzazione di azioni coordinate per promuovere lo sviluppo sostenibile e la qualificazione ambientale del territorio”. Insomma sembra essere specializzata in ambiti diversi da quello prettamente turistico. E non possiamo esimerci dal ricordare che a capo della società c’è Claudio Pian, che in passato ha ricoperto incarichi di segreteria per gli ex presidenti del Consiglio regionale, Mario Pietracupa e proprio Vincenzo Cotugno, oltre che per l’eurodeputato Aldo Patriciello.
Il Piano d’oro del Turismo, anzi, il ‘regalo di San Silvestro’ ha avuto anche la vidimazione di Mariolga Mogavero, Direttore del Servizio di coordinamento per il Fondo di Sviluppo e Coesione, chiamata alla cosiddetta verifica di congruità, in pratica una valutazione economica del progetto esecutivo, fondamentale in questo genere di affidamenti. Nel verbale di valutazione si legge che l’offerta economica relativa al progetto Piano è “economicamente congrua” e concorre “alla realizzazione degli obiettivi regionali di perseguimento degli interessi pubblici nel rispetto del contenimento della spesa”. Il verbale, poi, specifica che l’affidamento diretto in house a Sviluppo Italia è “vantaggioso e conveniente per l’amministrazione regionale”.
Per il MoVimento 5 Stelle non è così. “Ci chiediamo – concludono i pentastellati – se per redigere un Piano strategico si impegnano 1.300.000 euro, per attuarlo quanto servirà? I portavoce M5S stanno predisponendo un accesso agli atti per leggere questo verbale e porteranno la questione in Consiglio regionale per fare piena luce sull’affidamento. Vogliamo capire se è giusto dare oltre 1.300.000 euro a una società in house non specializzata, per redarre un Piano che può farci perdere altri due anni e mezzo in uno dei settori strategici per il Molise, a livello economico e occupazionale”.