“Competenze a confronto: tutori volontari e Centri Accoglienza Minori”, dibattito tra gli esperti del settore
GIULIANA IANNETTA
Il 20 novembre 2018 è stata celebrata, in tutto il mondo, la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per ricordare il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nonché l’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1789 e quella dei Diritti del Bambino del 1959.
L’importante ricorrenza ha rappresentato l’occasione per lo svolgimento di un incontro anche a Campobasso, che si è tenuto nella sala del Parlamentino.
Il dibattito, dal tema “Competenze a confronto: Tutori Volontari e Centri Accoglienza Minori a un anno dalla L. 47/17”, è stato moderato dal giornalista Maurizio Cavaliere ed organizzato dal Garante Regionale dei diritti della persona, Leontina Lanciano, con l’obiettivo di tracciare un bilancio sull’attuazione della legge n. 47 del 2017 volta alla tutela dei minori stranieri non accompagnati e porre l’accento sulla peculiare figura del tutore volontario, ovvero un genitore sociale che si affianca agli operatori dei centri di accoglienza, fungendo da valido punto di riferimento per il minore.
La dott.ssa Lanciano ha colto l’occasione per informare che è ormai ai nastri di partenza, previsto per il prossimo mese di dicembre, il secondo corso per la formazione di nuovi tutori volontari.
Ha introdotto il confronto il Presidente della Regione Molise, Donato Toma. “L’accoglienza – ha affermato il Presidente – deve mirare a ricevere gli stranieri e, in primo luogo i minori, con dignità, anche mediante l’attuazione di iniziative a livello regionale. Il minore è minore, qualsiasi sia il colore della sua pelle“.
Dopo i saluti istituzionali dell’avvocato Nicola Lucarelli, membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Campobasso, il dibattito è entrato nel vivo con gli interventi del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Campobasso, Claudio Di Ruzza, e del Direttore del Dipartimento Giuridico dell’Unimol, Michele Della Morte.
Di Ruzza ha evidenziato come il tema della tutela dei minori stranieri non accompagnati attraversi trasversalmente l’intera società, interessando principi fondamentali della nostra Costituzione, come quelli di uguaglianza e di solidarietà sociale. “Stiamo parlando di minori soli, stranieri e inermi – ha sottolineato il Procuratore – Spesso hanno alle spalle storie di violenza e la necessità di restituire i soldi del viaggio affrontato per arrivare in Italia. Di conseguenza, sono facili prede della criminalità organizzata. In concreto, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Campobasso cerca di verificare costantemente il numero dei minori stranieri non accompagnati e capire quanti di loro si allontanino dai centri di accoglienza. Sarebbe opportuno creare una banca dati per tracciare tali informazioni, utile contro la criminalità organizzata e la lotta a reati particolarmente gravi, come la tratta di esseri umani o dei loro organi. Principio cardine della legge numero 47 del 2017 è quello di agire nel superiore interesse del minore, promuoverne l’affidamento familiare rispetto al ricovero nelle strutture e garantirne, così, la reale integrazione nel tessuto sociale. È indispensabile che i tutori volontari siano preparati ad accogliere bambini o adolescenti con una cultura propria e profondamente diversa dalla nostra. In questa prospettiva, il Molise è capofila di un importante progetto internazionale, che promuove un nuovo modo di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati attraverso la sensibilizzazione sul territorio, la raccolta delle manifestazioni di volontà, la formazione di quanti siano disposti a guidare i minori e la stesura di elenchi di potenziali affidatari”.
Il professore Michele Della Morte, invece, ha sottolineato che il progetto di affidamento del minore ad un tutore volontario è nato dall’esperienza e dall’osservazione sul campo. “La legge 47 del 2017 – ha spiegato il professore – è costituzionalmente orientata, nasce dal sistema di valori sancito dalla Costituzione, frutto di lotte di emancipazione combattute in tutta Italia. L’emarginazione e l’esclusione sono in contrasto con questi ideali e il decreto immigrazione non potrà non tenerne conto altrimenti risulterà incostituzionale”.
A seguire, alcune voci sul campo. Rosa Marcogliese, responsabile di alcuni centri SPRAR per minori in Molise, ha ribadito l’importanza dell’elenco dei tutori volontari e la forte preoccupazione del settore per i mutamenti legislativi in corso, riferendo come nell’ultimo anno si siano registrati sei allontanamenti volontari.
È stato, infine, il turno di due tutori volontari, Alberto Aufiero ed Emanuela Galasso, e dei minori stranieri non accompagnati, che hanno sottolineato l’importanza di questo ponte tra l’interno del centro di accoglienza e il mondo esterno.
Tra questi, la storia di un ragazzo arrivato in Molise a febbraio e ospite del centro di Ripabottoni. Parla ben cinque lingue, frequenta l’istituto agrario di Campobasso e studia italiano quasi tutti i giorni. Il suo unico obiettivo: crearsi un futuro felice e dignitoso in Italia.