Politica

Regionali, l’appello al voto prima del silenzio. Campobasso città blindata per gli ultimi comizi

A mezzanotte scatta il silenzio elettorale prima del voto di domenica 22 aprile

Il centro di Campobasso è blindato per i due comizi di chiusura della campagna elettorale. Decidono di giocarsi il rush finale nel capoluogo molisano sia il Movimento Cinque Stelle che il centrodestra. Entrambi lo fanno con big nazionali.

Dopo le nove Di Maio arriva in Piazza Municipio e viene assediato da fotografi e giornalisti. Per consentirgli di scendere dalla macchina interviene lo stesso questore Cageggi.

Poco dopo è la volta in Piazza Gabriele Pepe di Silvio Berlusconi. Da piazze diverse i due si lanciano bordate.

“È la coerenza a fare la differenza”, per Di Maio che lancia la volta a Greco che “non è uno sprovveduto, ma uno che conosce la macchina amministrativa. Ci ha lavorato negli ultimi cinque anni. Se domenica – di Di Maio – gli darete la possibilità di andare lì, ci andiamo a riprendere tutti i soldi che ci servono. Io ci credo tanto nel cambiamento. Lunedì  – conclude il leader dei Cinque Stelle – avremo la prima regione a Cinque Stelle d’Italia”.

Silvio Berlusconi in Piazza Pepe

Punta su agricoltura, scuola e infrastrutture l’intervento di Berlusconi, arrivato in città per sostenere in candidato del centrodestra, Donato Toma. Berlusconi torna a parlare dei Cinque Stelle e fa riferimento all’esperienza in televisione di Greco che ha partecipato al programma di Maria de Filippi da tronista”.

Carlo Veneziale

Chiude in Piazza Celestino V a Isernia, ma senza big, il candidato presidente del centrosinistra, Carlo Venziale. “Scegliete – dice Veneziale nella città pentra – un presidente molisano, un molisano vero. Una persona legata al territorio, che conosce i problemi e sa come risolverli. Una persona competente ed esperta, la cui storia testimonia un impegno costante e coerente per la sua terra. Una persona che ci mette l’anima, che vive qui e che vuole costruire con voi un Molise migliore. Una persona pragmatica, lontana dalla politica politicante, dalla videocrazia, dagli slogan, dall’odio. Una persona propositiva e che non fa della rabbia la sua ragione d’essere”.

Nessun comizio finale, invece, per il candidato presidente di CasaPound, Agostino Di Giacomo che chiude la sua campagna elettorale con un ultimo appello al voto.

Il candidato presidente di CasaPound, Agostino Di Giacomo

“Siamo molto contenti di questa campagna elettorale, che – dice – ci ha permesso di far conoscere le nostre proposte e lo spirito di CasaPound Italia a tutti i molisani. Ora chiediamo ai nostri corregionali di votarci per dar sostenere alle nostre proposte, quali lo stop al business dell’accoglienza degli immigrati costruito sulle spalle dei cittadini molisani, il reddito regionale di natalità, il Mutuo sociale e gli incentivi per le aree interne, e per dar forza all’idea di politica come servizio alla comunità e di una classe politica rinnovata e formatasi nell’impegno quotidiano del sociale che il nostro movimento incarna. Di una cosa i molisani possono essere sicuri: passate le elezioni CasaPound Italia non scomparirà, ma proseguirà con l’impegno concreto che da anni porta a sostegno dei molisani su tutto il territorio regionale”.

Redazione

CBlive

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