Elezioni Politiche, il consigliere comunale Alessandro Pascale rivendica la candidatura alla Camera: “Non sono scappato, come altri, nei momenti bui di Forza Italia”
“Forza Italia a Campobasso si chiama Alessandro Pascale”, ad affermarlo è lo stesso consigliere comunale di Palazzo San Giorgio, che prosegue: “Da quindici anni lavoro per un obiettivo. Sono rimasto all’interno del partito anche quando sono scappati tutti per essere eletti in maggioranza al Comune di Campobasso. Non ho lasciato gli azzurri nemmeno successivamente, come ha fatto qualcun altro, durante la legislatura. Merito rispetto da parte dell’attuale classe dirigente di Forza Italia”.
“Non sono stato invitato al coordinamento regionale del partito azzurro – afferma Pascale – Credo che chi oggi dirige il partito avrebbe dovuto, quanto meno, telefonarmi e invitarmi ai coordinamenti e ai tavoli, per decidere il futuro del centrodestra”.
“Mi ritengo coerente dal punto di vista politico – le parole dell’imprenditore campobassano – perché da ormai quindici anni lavoro e ho portato voti a Forza Italia o, comunque, al PDL nella fase in cui è stato inglobato in quel contenitore. Sono un amministratore della città capoluogo, si può ben dire, l’unico del centrodestra a Palazzo San Giorgio. Sono stato assessore ai Lavori Pubblici nell’ultimo scorcio della legislatura del sindaco Di Bartolomeo. Ho un curriculum politico importante, rispetto a chi si affaccia oggi nell’agone politico. Ho rivestito, infatti, anche altri ruoli, come quelli di rappresentante della provincia di Campobasso al Nucleo Industriale di Termoli, nel CdA dell’Ente Fiera della Cittadella dell’Economia e ancora nel Consiglio d’Amministrazione del Convitto Nazionale Mario Pagano”.
“Sono un fedelissimo e ho fatto sempre scelte per il bene comune del partito”, sottolinea Pascale, che annuncia: “Per questi motivi, scriverò direttamente a Berlusconi, per chiedere, alla luce della mia esperienza da imprenditore e in campo politico, che il seggio di Forza Italia nel collegio della provincia di Campobasso sia assegnato al sottoscritto. Credo di meritarlo perché sono stato uno dei pochi rimasti coerenti a Forza Italia, soprattutto, nei momenti più difficili, come negli ultimi anni”.
“Non posso pensare – ha incalzato Pascale – che persone come Michele Iorio pretendano ancora candidature, annunciando addirittura di correre sia per le Politiche sia per le Regionali. L’ex governatore è l’esempio di quanto affermato poco fa. Io sono rimasto coerente e non sono fuggito. Gli altri, nel momento di buio, hanno cercato altre strade, tradendo anche il leader Berlusconi, che aveva dato loro piena fiducia. Io sono rimasto al mio posto, continuando a lavorare per Forza Italia. Gli altri non so. Leggo di nomine con provvedimenti del direttore generale dell’Asrem, quindi di stretta fiducia del governo regionale di centrosinistra, come quella di Rosa Iorio, dirigente del distretto socio-sanitario dell’Asrem di Campobasso, e Linda Tartaglione, sempre all’Asrem, rispettivamente sorella e nipote di Iorio. Per non parlare della procedura di mobilità, che ha portato all’assunzione di Luca Iorio, figlio dell’ex presidente della Giunta regionale del Molise, quale dirigente medico dell’Asrem. Come si dice, a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”.
“La politica deve essere al servizio del territorio e dei cittadini, che oggi esigono risposte – ha concluso Pascale – e non deve trasformarsi in un affare privato, come qualcuno sta facendo”.