Frattura traccia bilancio e plaude a ipotesi unità. “Con scelte impopolari il Molise ha smesso di vivere di incubi. Valutiamo i risultati o affidiamoci alle primarie”. Patriciello? “È sempre stato nel centrodestra”
Nello stesso giorno in cui il giudice Enzo Di Giacomo, dopo una serie di accorati appelli, rompe il silenzio e si dice pronto a una sua candidatura, il governatore Frattura con l’avvicinarsi della competizione elettorale traccia un primo bilancio dei cinque anni di mandato, soffermandosi sull’attuale situazione politica e sulle possibili alleanze in vista del voto del prossimo anno. Tra le tante tematiche affrontate nella sala Giunta di Palazzo Vitale, affollata da giornalisti, il governatore ha preso il via dalla questione sanità, su cui i dissidenti del Pd e l’Ulivo 2.0 hanno fatto il loro cavallo di battaglia.
“Non credo – ha detto – che ci sia bisogno di un cosiddetto governo di salute pubblica, semmai c’è la necessità di una corretta e costruttiva competizione elettorale, che porti a disegnare i prossimi cinque anni di una legislatura capace di tornare a far sognare i molisani. Credo, che un governo di salute pubblica andava fatto cinque anni fa, quando, oggettivamente, la Regione era a rischio default e, quando ci siamo assunti tutte le responsabilità di scelte impopolari prese per continuare a garantire ai cittadini i servizi sul territorio. Oggi – ha proseguito – posso raccontare una regione totalmente diversa da quella di cinque anni fa. Un Molise dove restano sì tante difficoltà, legate soprattutto al basso tasso di natalità e al rischio povertà di tante famiglie, ma dove su altri settori ha invertito radicalmente la rotta di quello che si viveva nel 2013. Oggi, dopo questi cinque anni, vivo un Molise che, se non è ancora pronto a tornare a sorridere, sicuramente non vive più di incubi”.
Sulla possibilità di un centrosinistra capace di ritrovare l’unità e fare sintesi Frattura continua a sperarci fino in fondo, così come anche sulla possibilità delle primarie. “Io – dice riferendosi a Ruta – non ho mai parlato di centrosinistra di Paolo Frattura, semmai di proposta del centrosinistra e, questa si costruisce sul programma. Ma quest’ultimo non può che derivare dal tracciare un rendiconto di quanto fatto in questi anni di governo, perché proprio quelle scelte impopolari hanno determinato risultati che non possono essere ignorati. Perciò ribadisco come a quella parte di centrosinistra continuo a chiedere di verificare i risultati”.
E tra i risultati a cui Frattura si riferisce c’è appunto il comparto sanità per il quale è stato superato uno dei problemi principali dato dal blocco del turn over e dalle 900 assunzioni in programma. “Senza personale la sanità pubblica non è in grado di essere espressa, mentre voglio ricordare come quelle assunzioni in programma rappresentino l’1 per cento del totale dei lavoratori della regione”.
Dunque, valutazione dei risultati, ma anche la scelta del nome attraverso la partecipazione democratica delle primarie. “Per le primarie – le parole del governatore – sarò sempre disponibile, perché voglio ricordare che se nel 2011 non avessi fatto le primarie, probabilmente il popolo del centrosinistra mai avrebbe dato fiducia al sottoscritto con una storia personale che tutti conoscete”.
La coalizione di centrosinistra, dunque, per Frattura senza esitazione resta ricostruibile, così come non si dice meravigliato delle recenti affermazioni del presidente del Consiglio, Vincenzo Cotugno. “Rialzati Molise – ha specificato Frattura – è un movimento civico che cinque anni fa ha inteso aderire a una proposta alternativa del centrodestra. Ma voglio ricordare a me stesso che Aldo Patriciello, eurodeputato di Forza Italia, ha condiviso quella proposta programmatica del 2013, restando sempre nel centrodestra. Quindi, trovo del tutto normale la sua posizione politica. Rialzati Molise resta, però, un movimento civico nella maggioranza del governo regionale fino all’ultimo giorno della legislatura”. Condivisibile è, inoltre, per Frattura la posizione di Cotugno che ha affermato come una parte del centrosinistra gli abbia puntato il dito contro, “ma – ha detto il governatore – non dimenticate che nemmeno io sono stato esente da simili comportamenti arrivati dal mio capogruppo”.
“Quello che mi preme ribadire – ha poi voluto evidenziare Frattura – è come Cotugno in questa legislatura non di certo abbia avuto un ruolo da strapuntino. Ricordo il suo ruolo di delegato alla programmazione che lo ha reso protagonista di una serie di iniziative su temi importanti come il piano energetico o il patto per la sicurezza. Ricordo poi la sua elezione, nella seconda parte di legislatura, a presidente del Consiglio con 19 voti su 21”.
Messo da parte uno scenario politico che in fondo continua a restare confuso, il governatore ha poi portato all’attenzione qualche altro dato. Tra tutti quello dell’occupazione passata da 96mila700 unità del 2013 a 107mila nel primo trimestre del 2017.
Impegno concreto dell’attuale governo regionale Frattura lo ravvisa anche nelle controversie dello Zuccherificio e della Gam. “Non dimentichiamo che le vertenze più importanti da affrontare – ha ricordato il presidente – sono state quelle in cui la Regione si trovava al livello del tutto improprio negli assetti societari delle stesse aziende. Nel 2012 il 12 per cento delle tasse pagate dai molisani ogni anno andava a coprire 15 milioni di debiti della Gam”.
Ma risultati positivi per il presidente della Regione sono stati anche l’Area di crisi complessa e la metropolitana leggera. “L’investimento di 23 milioni di euro per il primo lotto della metropolitana leggera ha fatto sì che il Ministero e Rfi investissero sull’elettrificazione della rete ferroviaria con 30 milioni di euro. I primi 15 milioni derivanti dal Patto per il Molise, il restante dall’accordo stipulato tra Ministero e Rfi”.
Promossi a pieni voti da parte del presidente anche gli esponenti della sua squadra, come il vicepresidente e assessore Facciolla “se si pensa che questi cinque anni si chiudono con un 22 per cento di occupazione in più nel comparto agricoltura”. Stessa cosa per il settore dell’edilizia, per l’assessore Nagni e per i 249 progetti portati a termine. “Onore anche al merito del consigliere delegato alla ricostruzione, Salvatore Ciocca – ha concluso Frattura – con cui la ricostruzione in 4 anni ha fatto un balzo di oltre il 40 per cento”.
Dopo questo primo bilancio di mandato, ora non resta che scaldare i motori per una campagna elettorale che, dai primi giorni del prossimo anno, prenderà il via a tutti gli effetti. Ma con molta probabilità il giorno del voto slitterà oltre le elezioni politiche del 4 marzo. Proprio su questo Frattura ha detto di non voler escludere un passaggio in norma e condividere il tutto con il Consiglio regionale, il cui rinnovo a questo punto si potrebbe tenere tra aprile e maggio.
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