Ricostruzione post-sisma, è legge la proposta di Ciocca: pagamenti velocizzati e divieto di accollare i diritti di segreteria a carico delle imprese
È legge la proposta del consigliere regionale Salvatore Ciocca, che velocizza ulteriormente i pagamenti legati alla ricostruzione e che, nel contempo, non consente ai Comuni e ai soggetti attuatori di stabilire diritti di segreteria a carico delle imprese per l’istruttoria degli atti.
“Non posso che esprimere grande soddisfazione – ha affermato il consigliere regionale Ciocca – per un risultato sul quale ho inteso immediatamente agire per ristabilire equità e uniformità di comportamenti posto che, fra tutti i Comuni del cratere sismico e quindi alle prese con le pratiche legate alla ricostruzione, solo quello di Colletorto aveva inteso procedere in tal senso, stabilendo degli oneri aggiuntivi che – di fatto – gravano sulle imprese e quindi su un settore trainante per l’economia regionale”
“Questa discutibile decisione, assunta dall’amministrazione comunale, mi ha visto fin da subito contrario – si legge nella nota di Salvatore Ciocca – e nei fatti vicino alle istanze e alle esigenze del settore dell’edilizia: alla fine di maggio ho immediatamente contestato il provvedimento comunale e ho presentato la proposta modificativa dell’articolo 20 della legge regionale 8 del 2015 ’Disposizioni collegate alla manovra di bilancio 2015 in materia di entrate e spese. Modificazioni e integrazioni di leggi regionali’. Il Consiglio regionale, dopo l’iter istituzionale che ha visto coinvolte la Prima e la Terza Commissione in seduta congiunta, ha approvato oggi la mia proposta di legge, che si è tradotta in una risposta forte, concreta e assolutamente indispensabile per le imprese, i lavoratori e i professionisti impegnati nella ricostruzione”.
Nella norma regionale numero 195 è quindi specificato che le procedure inerenti le attività di ricostruzione non potranno essere gravate da oneri, tributi e diritti di segreteria stabiliti in autonomia dai Comuni e dai soggetti attuatori. Mi preme ribadire che con tale normativa non si è inteso di certo intaccare l’autonomia decisionale dei Comuni ma si è posta l’attenzione sulla straordinarietà dell’evento ricostruzione, ritenendo impensabile pesare sulle imprese con oneri, balzelli e tributi.
La stessa legge regionale specifica che le istruttorie relative ai S.A.L. devono essere espletate dalle Amministrazioni e dai Soggetti Attuatori e inviate all’Arps entro e non oltre i 45 giorni dalla data di presentazione; una precisazione normativa che consente di ulteriormente accelerare le procedure amministrative e burocratiche definendo, quindi, la tempistica di presentazione degli Stati di Avanzamento Lavori specificando che, nel caso in cui i Soggetti Attuatori provvedano a certificare, tramite la Piattaforma dei Crediti Commerciali del Ministero dell’Economia e Finanze, i crediti vantati dalle imprese, l’Arps emetterà i mandati di pagamento direttamente in favore del Soggetto Attuatore, previa conforme istruttoria da parte dello stesso.