Politica

Le massime istituzioni molisane a Tirana per incontrare il Presidente della Repubblica dell’Albania

La delegazione è composta, tra gli altri, dal governatore Francesco Roberti, il Presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante, il sindaco di Montecilfone Giorgio Manes

Una delegazione delle massime istituzioni molisane, guidata dal Presidente della Giunta della Regione Molise, Francesco Roberti, e dal Presidente del Consiglio della Regione Molise, Quintino Pallante, è a Tirana e incontrerà lunedì 26 agosto, il Presidente della Repubblica dell’Albania; nello stesso pomeriggio incontreranno, i partner del progetto intereg dell’Unione dei Comuni Molisani con l’Università di Tirana e la Camera di Commercio di Tirana, finalizzato ad attivare scambi commerciali tra i due territori.

A far parte della delegazione anche il Sindaco di Montecilfone, Giorgio Manes, che fa parte della delegazione insieme a Antonio Falcione, presidente GAL Trigno-Castellelce, Gioacchino Desiderio, esperto in minoranze linguistiche Arberesche, Flavio Tosco, responsabile Madi hospes.

L’iniziativa si inserisce nella strategia promozionale del territorio e della cultura molisana. La presenza degli Arbëreshe in Molise, così come in buona parte dell’Italia del sud, risale alla seconda metà del XV secolo.

A quell’epoca, infatti, l’Albania subì sanguinose occupazioni da parte dell’Impero Ottomano, che conquistò tutto l’impero Bizantino. A seguito della morte dell’eroe nazionale albanese Giorgio Kastrioti Skanderbeg e con il proseguire degli attacchi, molte persone presero il mare per raggiungere terre sicure, arrivando sulle coste più vicine all’Albania: quelle di Puglia e Molise, in particolare.

“Nel corso dei secoli le comunità albanesi si sono perfettamente inserite con gli abitanti locali e si sono integrate con usi e costumi territoriali, coltivando la lingua Arbëreshe, che oggi è si differenzia anche dalla corrente lingua albanese. Le lingue minoritarie – sostiene Giorgio Manescostituiscono una preziosa risorsa, ancora poco sfruttata, per favorire lo sviluppo delle regioni europee e le minoranze linguistiche possono svolgere un ruolo rilevante nella promozione degli scambi economici, e possono promuovere lo sviluppo della cooperazione transfrontaliera, con vantaggi in termini di crescita economica per entrambi i territori”.

Redazione

CBlive

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