Virus cryptolocker ora arriva con una mail che sembra provenire dalla Procura. I consigli della Polizia di Stato
Il noto virus informatico cryptolocker cambia forma e si diffonde attraverso una nuova email che sembra provenire dalla Procura della Repubblica: l’ultima trovata dei cyber criminali che si sta diffondendo in ambito nazionale e anche nel Molise.
In sostanza è un finto “avviso di garanzia” che arriva sulla casella email, anche istituzionale, del malcapitato e sembra provenire da una Procura della Repubblica. Per ovvi motivi non è scritto né da quale Procura proviene né il nome del presunto indagato: semplicemente avvisa il malcapitato di essere stato genericamente “indagato” per un reato non specificato e di cliccare su un link per avere maggiori informazioni.
Il finto avviso di garanzia, che attira lo stupore e l’incredulità della vittima, oltre a suscitarne i più comprensibili timori, in realtà è il mezzo per celare il virus cryptoloker. Pertanto, appena si clicca sul link si installa il virus che infetta il PC, bloccandone tutti i dati, chiedendo il pagamento di una somma in Bitcoin (moneta virtuale poco tracciabile) per riavere la disponibilità dei file.
Il primo consiglio è come sempre quello di non cliccare mai su questi link: gli avvisi di garanzia non arrivano per posta elettronica e non sono così generici!
Qualora, invece, il computer venisse infettato, non procedere mai al pagamento perché i file ad ogni modo non vengono restituiti.
I malfattori, provenienti da contesti internazionali, cercano in questo modo di procurarsi del denaro e, sebbene la Polizia Postale e delle Comunicazioni, anche attraverso l’Interpol, continui le attività investigative volte a reprimere il fenomeno, l’arma vincente risulta essere sempre la prevenzione: diffidare da questa tipologia di mail.